Il pianista di origini russiane Filippo Gorini, uno dei più riconosciuti “under 30” a livello mondiale, venerdì 20 settembre, alle ore 20.30, terrà un concerto al Teatro comunale di Russi, eseguendo brani di Alban Berg, Franz Schubert (prima parte) e Ludwig van Beethoven (seconda parte) su invito dell’Associazione culturale Ettore Masoni, della Pro Loco e dell’Amministrazione comunale di Russi.
Nato da genitori fisici nucleari nel 1995 (il padre Giuseppe, nato a Russi, è direttore del Dipartimento di Fisica all’Università agli Studi di Milano-Bicocca ed è stato insignito del premio Artoran a Ross nel 2022), Filippo Gorini si è avvicinato al pianoforte all’età di quattro anni, anche se tra le sue passioni ci sono altresì la scrittura e la matematica, nonché il sogno (in parte realizzato) di diventare regista.
A 20 anni Filippo Gorini ha vinto con voto unanime il prestigioso “Concorso Telekom-Beethoven” di Bonn e da quel momento è stato invitato a suonare nelle sale più importanti del mondo.
Ha avuto importanti riconoscimenti per le sue incisioni discografiche, fra cui il “Diapason d’Or” e recensioni a 5 stelle da The Guardian, BBC Music Magazine e Le Monde per il suo album di debutto: Variazioni Diabelli di Beethoven (2017). Nel 2020 ha ottenuto altresì il “Borletti Buitoni Trust Award”, grazie al quale è nata l’idea del progetto multidisciplinare “Arte della Fuga”.
La giuria del “Premio Abbiati” lo ha eletto miglior solista del 2022, riconoscendo in Gorini il profilo di un musicista che affronta programmi che non si limitano al mero virtuosismo, ma che scavano in profondità i collegamenti sotterranei della storia.
Sempre nel 2020 ha iniziato una serie di video-documentari ispirati alla struttura dell’Arte della fuga bachiana: 14 episodi, 13 dei quali riguardano i contrappunti ed appunto la fuga, in cui Gorini dialoga con eminenti personalità del mondo dell’arte, invitate per il loro legame con Bach (tra queste l’architetto Frank Gehry, il direttore Yannick Nézet-Séguin, il pianista Alfred Brendel, il regista teatrale Peter Sellars). Un documentario su tale progetto è stato trasmesso nella primavera 2024 su RAI5.
Il suo prossimo progetto, “Sonata for 7 Cities”, mira a mostrare un approccio nuovo, responsabile ed etico alla vita concertistica, con residenze mensili a Vienna, Portland, Città del Capo, Santa Fe, Hong Kong e Milano, nelle quali Gorini suonerà brani di compositori contemporanei appositamente commissionati.
Filippo Gorini suona regolarmente nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali, quali il Teatro alla Scala di Milano, il Konzerthaus di Berlino, il Konzerthaus di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, la Fondazione Louis Vuitton di Parigi, la Tonhalle di Zurigo, la Vancouver Recital Society.
Il 16 maggio scorso ha suonato al Teatro Alighieri di Ravenna nell’ambito del Ravenna Festival.
Ha suonato altresì quale solista con importanti orchestre, fra cui l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, la Symfonieorkest Vlaanderen, la Klassische Philharmonie di Bonn, l’Orchestra del Maggio Musical Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica di Milano, con direttori quali Daniele Gatti, Hartmut Haenchen, Claus Peter Flor.
Tra i principali impegni del 2025 figurano il debutto in recital alla Carnegie Hall di New York, appuntamenti importanti a Venezia, Milano, Parma, Ferrara, Roma, Firenze, oltre all’inizio del progetto di residenze internazionali “Sonata for 7 Cities” presso il Konzerthaus di Vienna e il ritorno in Giappone con la Nagoya Philharmonic Orchestra.
Gorini ha inciso finora tre dischi per Alpha Classics, dedicati a Beethoven e Bach, elogiati dalla critica internazionale (i citati The Guardian, Le Monde, BBC Music Magazine e molti altri). Attento alla musica contemporanea e da camera, è stato invitato più volte al festival di musica da camera di Marlboro ed ai festival di Kronberg e Prussia Cove dal violoncellista Steven Isserlis. Filippo Gorini continua il suo sviluppo artistico seguito da Maria Grazia Bellocchio, Pavel Gililov, Alfred Brendel e Mitsuko Uchida.
Il “Filippo Gorini in Concerto” di Russi prevede l’esecuzione della Sonata opera 1 in si minore di Alban Marie Johannes Berg (1885-1935), la Sonata D664 in La Maggiore (I. Allegro moderato, II. Andante, III. Allegro) di Franz Peter Schubert (1797-1828) e le 33 Variazioni su un tema di Diabelli opera 120 di Ludwig van Beethoven (1770-1827).
Il concerto, con ingresso ad offerta libera, sarà eseguito al Teatro comunale (ore 20.30), che aprirà i battenti alle ore 20.00.