Li torneremo a vedere zaini in spalla, con tende, cibo e tutto l’essenziale racchiuso in una decina di chili da portare con sé. Oppure a servire chi è in difficoltà o ha bisogno di aiuto. Una settimana di fatica, sotto un sole che non dà tregua o un forte temporale estivo, ma soprattutto di grandi traguardi, avventure e voglia di costruire relazioni autentiche. Anche i rover e le scolte di Faenza-Modigliana (gli scout più grandi, dai 16 ai 20 anni) stanno progettando in queste settimane i loro campi estivi.

Gli scout del Faenza 2 e il campo di servizio… in una “Dimora accogliente”

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Una settimana di servizio per stare a fianco di chi ha più bisogno. Tra il lavoro agricolo nei campi e la creazione di un murale, condividere i propri limiti e crescere insieme, intrecciando storie lontane che, giorno dopo giorno, diventano meno distanti di quanto si pensi. Gli scout del clan Faenza 2, con sede a San Giuseppe partiranno quest’estate alla volta di Genova, dove per una settimana saranno alla comunità Dimora Accogliente, realtà che ospita da anni persone con disabilità, migranti, minori allontanati dalle proprie famiglie. Questa casa famiglia offre loro un’occasione di ripartenza: punta sull’acquisizione di competenze, sulla valorizzazione delle capacità e dei talenti individuali e alla costruzione di percorsi professionali di autonomia.

La decisione di svolgere qui il proprio campo estivo di servizio è stata presa dagli scout stessi, come prevede il metodo educativo Agesci. I più grandi del clan hanno ritenuto fosse necessario proporre ai più piccoli delle esperienze di servizio, che è una delle basi fondamentali del clan. Tra le varie opzioni proposte, sono emerse all’inizio idee sfidanti come Lampedusa, Scampia. «Si tratta di realtà molto note, anche perché appaiono spesso nei media – racconta il capo Luca Castellari -, ma un campo di servizio in questi contesti va preparato mesi prima, non è facile, e noi avevamo i tempi stretti». Dal passaparola e sentendo alcuni amici, è arrivata poi una nuova proposta che li porterà alla Dimora Accogliente. Questa comunità nasce nel 2008 a Bargagli, un paesino a pochi chilometri da Genova, per volontà di Francesco De Vincenzi e Maura Scasso, coppia di genitori ritenuti idonei dal Comune di Genova per l’affido di minori. Negli anni l’associazione ha risposto alle richieste sempre più numerose di accoglienza di giovani adulti svantaggiati, con l’attivazione di percorsi a lungo termine volti al raggiungimento dell’autonomia personale. «I nostri ragazzi vivranno sicuramente una bella esperienza – aggiunge il loro capo -, in primis perché è frutto di una loro scelta, molto matura. Hanno valutato i bisogni della propria comunità e hanno capito che era attraverso un campo di servizio che avrebbero potuto superarle. Inoltre questo gruppo non ha mai fatto esperienze di questo tipo. Penso poi possa essere utile a loro perché tendono spesso a non portare a termine gli impegni presi, e una comunità come quella di Genova può aiutarli a vedere la bellezza del servizio portato avanti ogni giorno».

Gli scout di Faenza in route: ecco dove andranno gli altri gruppi

Zaini in spalla e si parte. Con sé solo il materiale strettamente necessario: tenda, cibo, borracce, vestiti di ricambio e per la pioggia. Di fronte: tante strade da percorrere per crescere e mettersi in gioco. I rover e le scolte di Faenza si preparano alle route estive, i campi itineranti, che li vedranno ad agosto camminare lungo sentieri in Italia e all’estero. Vivere la bellezza della strada in maniera piena significa riscoprirne l’essenziale: un chilo in più o in meno sullo zaino fa la differenza e la progettazione di un cammino non improvvisato, per evitare brutte sorprese all’arrivo di una tappa, come per esempio la mancanza di un punto acqua. Ecco dove saranno quest’estate gli scout degli altri gruppi faentini.

Formare una comunità forte: il Faenza 1 al lago d’Iseo

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Il clan “La Carovana” del gruppo Faenza 1 è composto da 19 ragazzi e ragazze. «Quest’anno, tra il 7 e il 13 agosto – racconta il capo Samuele Maretti – percorreremo un pezzo del Cammino della via Valeriana, che si estende tra il lago d’Iseo e la Val Camonica. L’idea nasce da un desiderio di voler conciliare la montagna con l’acqua e di fare la route in un luogo facilmente raggiungibile per permettere a due ragazzi con la sindrome di down di aggregarsi a metà settimana. Nella preparazione concreta della route è stato svolto un lavoro a gruppi che ha permesso una trasmissione verticale dai più grandi ai più piccoli di competenze e senso di responsabilità». Gli obiettivi del Faenza 1 sono di costruire una comunità forte con lo strumento della strada e dell’essenzialità; di rafforzare la relazione con il Creato e con Dio, sempre attraverso l’essenzialità, la comunità ma anche la Provvidenza e la preghiera; infine di vivere il servizio senza bisogno di andare lontano ma con chi ci sta vicino, affrontando insieme la fatica e supportando chi si troverà più in difficoltà. «Dai ragazzi – conclude – ci aspettiamo che si riescano a staccare mentalmente da tutto il resto della loro vita per questi sette giorni, buttandosi in questo gioco al 100%».

Faenza 3: una route in bici in Austria. “Usciamo dagli schemi e mettiamo alla prova i nostri ragazzi”

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Il clan L’Arcolaio del gruppo Faenza 3 (San Marco) ha deciso di intraprendere una route particolare. «Abbiamo optato per percorrere in bicicletta il tratto da Linz a Vienna, in Austria – spiega il capo Gionata Amadei -. È un’esperienza che, come clan, non abbiamo mai provato e ci incuriosisce molto. Nonostante i costi possano essere più elevati e l’organizzazione un po’ più complessa, soprattutto perché siamo circa venti persone, pensiamo che ne valga la pena. Nel gruppo ci sono persone che trovano difficoltoso fare lunghe tratte a piedi o affrontare grandi dislivelli con lo zaino a causa di problemi fisici, quindi usare le bici ci è sembrato il modo migliore per coinvolgere tutti». Per arrivare preparati alla route, sono già stati organizzati alcuni incontri, invitando alcuni esperti nell’ambito del ciclismo che aiuteranno nell’aspetto tecnico. La route si svolgerà la settimana di Ferragosto, dal 12 al 19 agosto. «Per la notte, ci fermeremo in luoghi come campeggi, dove potremo montare le nostre tende senza problemi. Alla fine della route trascorreremo un giorno intero a Vienna. Fare una route fuori dagli schemi, in bici e all’estero, metterà alla prova i ragazzi, l’organizzazione non è semplice, ma siamo fiduciosi che la comunità darà il meglio di sé».

Sul Gran Sasso, una sfida per coinvolgere tutti: ecco dove andrà il Faenza 4

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Il clan del gruppo scout Faenza 4 (parrocchia del Paradiso), svolgerà la route estiva nella zona del Gran Sasso nella settimana di ferragosto. «I ragazzi hanno portato varie proposte – spiega il capo Giacomo Ambrosini – e questa è quella che ha messo d’accordo tutti quanti, visti i bellissimi paesaggi e il percorso sfidante, ma allo stesso tempo alla portata di tutti. Anche il fatto che sia una meta meno frequentata rispetto ad altre località è un aspetto che li ha conquistati». La route sarà strutturata su sette giorni di cammino dormendo sempre in tenda nei pressi di rifugi o un parrocchie. «Ci aspettiamo che possa essere un’occasione per creare legami ancora più saldi all’interno del gruppo – aggiunge -, grazie al valore della “strada”, la fatica che spoglia da ogni barriera e pregiudizio, oltre che a poter riflettere in maniera individuale grazie alla tranquillità e al bel paesaggio dove saranno immersi per sette giorni».

Gli scout di Modigliana festeggiano i 100 anni

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Quest’anno il gruppo Agesci di Modigliana festeggia i cento anni di attività e per l’occasione si vivrà il campo di gruppo presso la base scout “Il Bagno” di Tredozio dall’8 all’11 agosto. Il Piccolo Clan degli Amici vivrà la sua route partendo il 3 agosto da Badia Prataglia e raggiungendo la casa di Bagno l’8 agosto, attraversando gran parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Durante la route ci sarà la salita del Noviziato, composto da sette ragazze, nel già affiatato Clan, composto da tre rover e sette scolte. Ma prima di questa cerimonia, il Noviziato vivrà i suoi ultimi momenti assieme, partendo il 3 agosto separatamente dal Clan, esattamente dalla Diga di Ridracoli, vivendo un’esperienza in mountain bike. L’obiettivo della route è quello di creare una rinnovata comunità di rover e scolte nella quale, tra una tappa e l’altra, verranno gettate le basi della nuova carta di clan.

Il clan del Valdilamone in Val Codera

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Il clan del gruppo Valdilamone sarà in route in Val Codera dal 4 all’11 agosto. «I ragazzi volevano puntare molto in alto con una meta estera – spiega il capo Sebastiano Naldoni -. Purtroppo il tempo è tiranno e così li abbiamo guidati verso qualcosa di più concreto e realizzabile nei tempi a disposizione. Credo che questo servirà da lezione a tutti: se si vuole puntare a una meta più complessa occorre investire più tempo perché poi entrano in gioco altre variabili importanti, una su tutte la logistica». La scelta è dunque ricaduta sulla Val Codera. Come autofinanziamento, il clan ha organizzato nei giorni scorsi un’apericena e ora la preparazione è entrata nel vivo. «A oggi abbiamo ben chiara la maggior parte del percorso – prosegue -. A grandi linee: saliremo da Novate Mezzola lungo la Val Codera fino a scavallare sul Passo dell’oro. Dopo di che scenderemo la Val Masina fino ad arrivare a Colico. Pensiamo che la storia scout della Val Codera e le caratteristiche del luogo possano far comprendere ai ragazzi il senso di essenzialità, fatica e comunità tipici della route»