Fare squadra aiutando chi ha bisogno. Rafforzare i legami tra i dipendenti dando una mano concreta cucinando o servendo pasti per le persone più in difficoltà. È questa l’esperienza che hanno vissuto 13 dipendenti dell’area amministrativa della Cisa, che hanno deciso di partecipare a un’esperienza di volontariato alla Caritas diocesana di Faenza-Modigliana. I lavoratori della Cisa hanno prestato servizio, in due giornate al Centro di ascolto diocesano con due obiettivi: fare team-building e supportare una realtà locale no-profit attraverso il coinvolgimento nel volontariato di alcuni dipendenti. L’idea è nata a seguito di un questionario proposto dall’azienda ai dipendenti e in seguito è diventata realtà. «All’inizio non sapevamo esattamente cosa aspettarci da questa esperienza – spiegano dalla Cisa – l’idea era quella di metterci in servizio del nostro territorio, dando il nostro contributo e, al tempo stesso, facendo squadra tra di noi».

«Abbiamo potuto conoscere meglio questo tipo di realtà del nostro territorio»

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Il percorso è iniziato a novembre dell’anno scorso con un primo incontro di conoscenza reciproca, organizzazione e preparazione del gruppo all’esperienza; sono seguiti nei mesi successivi due momenti di esperienza concreta per ciascun dipendente, nel volontariato al Centro di Ascolto, divisi in quattro giornate. I dipendenti Cisa sono stati divisi in due gruppi da 6 e da 7 persone e hanno fatto servizio in due giornate diverse: in ciascuna delle due giornate sono stati suddivisi ulteriormente a coppie o terzetti compatibili con gli spazi e i servizi da svolgere. Si sono così cimentati nella preparazione dei pasti nella mensa del centro di ascolto assieme a un cuoco volontario; oppure nella distribuzione e sporzionamento dei pasti alle persone presenti alla mensa. Altri hanno preparato dei pacchi viveri alle persone bisognose, altri ancora sono stati all’accoglienza del Centro di Ascolto. Ogni gruppetto è stato affiancato da volontari Caritas che così, hanno avuto anche la possibilità di raccontarsi e spiegare perché fanno volontariato, quali sono stati le motivazioni e cosa si portano a casa ogni volta che finiscono il servizio svolto. I volontari Caritas hanno accolto con grande entusiasmo e interesse l’esperienza di questo gruppo aziendale del territorio che si è messo a servizio della comunità. «Uno degli aspetti più significativi di questa esperienza – spiegano dalla Cisa – è stato quello di conoscere meglio la realtà della Caritas diocesana e, in generale il territori e i suoi bisogni, anche quelli legati alla povertà che molto spesso non vediamo nelle nostre giornate.

Dalla mensa alla distribuzione viveri, un bilancio positivo per un’esperienza da ripetere

Il bilancio di questa esperienza è sicuramente positivo ed è stato sicuramente più quello che abbiamo ricevuto rispetto a quanto abbiamo donato. Ci ha colpito molto, infine, la passione che ci hanno trasmesso i volontari e gli operatori Caritas nel loro servizio». L’esperienza si è conclusa a maggio con un incontro finale di valutazione dell’esperienza che ha fatto emergere quanto il percorso fatto, seppure molto breve, sia stato significativo sotto tanti punti di vista: la possibilità di ascoltare le testimonianze dei volontari, vedere una realtà diversa dalla propria quotidianità, mettersi in gioco a fianco degli ultimi, scoprire le tante sfaccettature della povertà, avere l’occasione di raccontare un’avventura diversa dal solito ai colleghi, interrogarsi personalmente e come gruppo, mettendosi in gioco con grande ottimismo… tutto questo e molto altro è quanto ha regalato questa avventura. La Caritas Diocesana di Faenza Modigliana ringrazia sentitamente il gruppo Cisa per la proposta innovativa e il percorso condiviso, augurandosi che questo possa contagiare nuove persone e nuovi contesti, sensibilizzando al valore della solidarietà e della vicinanza agli ultimi.

Barbara Lanzoni