Un anno fa, tra l’1 e il 2 e poi tra il 16 e il 17 maggio, le due alluvioni di portata eccezionale hanno colpito i territori dell’Emilia-Romagna e in particolare le province di Modena, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Un disastro idrogeologico in cui hanno perso la vita 16 persone, 21 corsi d’acqua sono esondati, allagando 35 comuni, migliaia di frane hanno devastato edifici e infrastrutture e oltre 36 mila persone hanno registrato gravi danni alle proprie abitazioni.

Già nei primi giorni all’evento, Caritas Ambrosiana, in coordinamento con la Caritas Italiana, si è mobilitata per portare aiuti alle popolazioni di questi territori mettendo a disposizione non solo l’esperienza maturata in questi scenari simili, ma anche un cospicuo parco-macchinari. A Faenza, la città maggiormente colpita dall’evento, oltre cento volontari ambrosiani per settimane hanno spalato fango e detriti, pulito e aiutato ad asciugare centinaia di abitazioni. Caritas Ambrosiana ha anche contribuito economicamente (227mila euro i fondi messi a disposizione) alla ricostruzione del centro anziani “Francesca Cimatti”, gestito dalla cooperativa sociale “L’Alveare”, che opera nell’orbita della Caritas diocesana di Faenza-Modigliana.

Per ricordare le vittime e le sofferenze di quei giorni, ma anche l’impegno solidale di tante persone e istituzioni, tra cui la Chiesa Ambrosiana, sabato 11 maggio, alle ore 10.30, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà una Messa nella Cattedra San Pietro Apostolo di Faenza (piazza della Libertà).

Il Pontificale, che vedrà tra i concelebranti il vescovo di Faenza-Modigliana, monsignore Mario Toso, si inquadra nel programma delle giornate di festeggiamenti della Beata Vergine delle Grazie, patrona della città di Faenza e della Diocesi. Al termine della celebrazione Monsignore Delpini e Monsignore Toso si sposteranno all’esterno, sul sagrato della Cattedrale, per un momento di preghiera e intercessione per la città.