La stagione 2023/24 del Teatro Masini, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri, con il costante sostegno di Tampieri Financial Group e S.F.E.R.A., si è appena conclusa con indicatori di un grande successo che riafferma il ruolo fondante del teatro manfredo nella vita culturale della città.

Quasi 21.000 spettatori, ben 2.050 abbonamenti sottoscritti (contro i 1.946 abbonamenti della passata Stagione), 65 aperture di sipario per 46 spettacoli, di cui ben 10 produzioni di Accademia Perduta, 7 Incontri con gli Artisti: questi i numeri che illustrano solo parzialmente come il Masini e il suo Ridotto siano un vero e proprio “Teatro di comunità”, un concetto più ampio e profondo di un elenco di numeri e di spettacoli che si succedono, uno dopo l’altro, nel medesimo luogo.

Teatro Masini Faenza

La proposta culturale, di alta e oggettiva qualità, diversificata per generi e linguaggi, nell’ambito di un progetto artistico sempre in evoluzione, si è sviluppata tra percorsi consolidati e trame innovative e tutte le rassegne hanno funzionato: dalla Prosa al Comico, dalle Favole al Teatro Scuola, dalla Danza ai Percorsi, fino al più giovane dei cartelloni, “Teatri d’Inverno – sguardi sulla drammaturgia contemporanea”, che, con i suoi dieci spettacoli programmati tra Masini e Casa del Teatro, ha registrato 1.000 presenze e diversi “tutto esaurito”.

Il Teatro Masini si conferma spazio dove artisti e compagnie, registi e attori propongono lavori importanti, reso ancora più prezioso dal titolo di Centro di Produzione riconosciuto a livello ministeriale che l’attività creativa di Accademia Perduta/Romagna Teatri gli conferisce.

Come accennato, nella Stagione 2023/24 sono state ben 10 le produzioni nate a Faenza e poi esportate in importanti tournée nazionali: Franciscus, il nuovo spettacolo di Simone Cristicchi (che ha registrato per tre sere consecutive il “tutto esaurito”); L’Oreste con Claudio Casadio che per questo spettacolo ha vinto il Premio Enriquez come migliore attore; Barbablù, un intenso monologo sulla violenza di genere interpretato da Edoardo Frullini e diretto da Giulia Paoletti; P come Penelope di Paola Fresa, rilettura in chiave contemporanea dell’omonimo personaggio omerico; Gramsci Gay di Iacopo Gardelli, interpretato da Mauro Lamantia, co-prodotto con la formazione ravennate Studio Doiz.

Oltre alle creazioni di Teatro Ragazzi di cui Accademia Perduta è una delle compagnie leader a livello nazionale: Le Nid della compagnia Progetto g.g., Il segreto di Barbablù del Teatro Perdavvero, Granny e Lupo di TCP Tanti Cosi Progetti, Bella bellissima di Nadia Milani e la co-produzione con il Teatro Due Mondi Candido.

La rassegna di Prosa, oltre al già citato Simone Cristicchi, ha visto “sfilare” nomi importanti nel panorama teatrale italiano quali, tra gli altri, Alessandro Haber, Massimo Ghini, Gabriele Lavia, Vincenzo Salemme e Milena Vukotic, registrando un totale di ben 9.600 presenze.

Rispetto alla Stagione 2022/23, sono aumentati gli abbonamenti sottoscritti per le rassegne Comico (445 contro 438) e Percorsi (328 contro 280), che hanno visto esibirsi in numerosi “tutto esaurito” e solo per citare qualche nome, Paola Minaccioni, Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Paolo Cevoli, Katia Follesa, Stivalaccio Teatro, Maria Pia Timo, Filippo Caccamo.

Voluminosa e partecipata è stata l’offerta di Teatro per Ragazzi, destinata a scuole e famiglie, cui Accademia Perduta rivolge costantemente la sua principale attenzione poiché consapevole che questo particolare e universale linguaggio teatrale sia un insostituibile veicolo di creazione di nuove sensibilità e di stimoli culturali e sociali per le giovani generazioni.

Teatro Masini volta

Oltre al suo splendore e alla sua importanza storica – architettonica (confermata e conclamata dall’appartenenza alla European Route of Historic Theatres), i successi che il Teatro Masini riscuote stagione dopo stagione, affermano il consolidamento di un progetto artistico in continua evoluzione e crescita, in costante ascolto e dialogo con i suoi “pubblici” di riferimento e con il suo territorio: un prestigioso “contenitore” di preziosi “contenuti”.