Sabato 24 maggio si è svolto l’11esimo sbarco delle ONG a Ravenna in meno di un anno e mezzo.

Faenza multietnica era presente per dare il benvenuto alle persone in arrivo e l’azione apprezzata dall’equipaggio della Sea Eye.

Faenza multietnica dunque “contesta fortemente la scelta del governo di indirizzare le navi delle ONG in un porto lontano miglia e miglia dal soccorso facendo perdere tempo alle organizzazioni e prolungando l’agonia delle vittime soccorse.

Questa scelta del governo ha un significato ben preciso: allontanare i soccorsi dal Mediterraneo. Ricordiamo – continua Faenza multietnica – infatti che nel 2023 sono morte 8 persone al giorno nel Mediterraneo, cercando di raggiungere l’Europa e indicare come porto di sbarco Ravenna significa allontanare i soccorsi per 5-6 giorni dal mediterraneo. Riteniamo che questa sia una scelta criminale.

È fondamentale mantenere alta l’attenzione sulla questione, anche e soprattutto dopo le ipotesi (per ora fortunatamente abbandonate in seguito alle numerose manifestazioni di cittadini) di voler aprire un Centro di Permanenza per il Rimpatrio a Ferrara. 

Per questo come Faenza multietnica abbiamo deciso di creare il “comitato Romagna welcome” per presidiare gli sbarchi e tenere monitorate le azioni in questo senso del governo.

Cercheremo di essere presenti a tutti i prossimi sbarchi per fornire solidarietà ai migranti e ricordare a tutti che tutto questo non è normale e non può diventare la normalità. 

Chiunque volesse partecipare alle comitato può scriverci sui social oppure inviare una mail a 

fmultietnica@gmail.com indicando nome, cognome e numero di telefono per essere ricontattate.

L’organizzazione e la professionalità degli operatori a Ravenna è ineccepibile, ma – concludono da Faenza multietnica- è chiaro che il sistema di accoglienza In Italia vada riformato al più presto mettendo alla base i diritti umani e la libertà degli individui.