Si è tenuto, lunedì 15 aprile, al Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza il convegno “Tradizione e innovazione – Il Made in Italy in Emilia-Romagna”, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito delle iniziative per la Giornata del Made in Italy, istituita dalla legge 206/2023 proprio nell’anniversario della nascita di Leonardo da Vinci.

L’evento ha visto la partecipazione del viceministro alle Imprese e al Made in Italy, Valentino Valentini e degli assessori regionali Vincenzo Colla e Mauro Felicori, oltre al sindaco di Faenza Massimo Isola. Obiettivo del convegno è stato discutere le opportunità e le priorità per le imprese e le realtà del territorio faentino e regionale.

Al convegno è intervenuto, in qualità di coordinatore del Tavolo Regionale dell’Imprenditoria, anche Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna.

Il tavolo dei relatori

Francesco Milza (pres. Confcooperative E-R): “Imprese vere custodi del Made in Italy, allargare tutela della legge anche ad altre filiere”

“La legge sul Made in Italy punta a consolidare lo sviluppo e la modernizzazione dell’industria italiana, rafforzando l’identità dei prodotti italiani sul mercato internazionale, anche in contrasto all’Italian Sounding – ha sottolineato Milza -.

L’attenzione posta alla tutela dell’industria creativa e culturale italiana, anche nelle sue declinazioni digitali, è una novità apprezzata dall’intero comparto, che da tempo attendeva un riconoscimento in questo senso. Proprio perché sono le imprese le vere custodi del Made in Italy, è importante che nel comparto creativo e culturale le iniziative di sostegno siano finalizzate a sostenere quelle realtà costituite sotto forma di impresa, per evitare di alimentare altre forme giuridiche come le associazioni che hanno altre finalità e possono accedere ad altre tipologie di contributi”.

“Riteniamo inoltre importante – ha continuato il presidente di Confcooperative Emilia Romagna – allargare il raggio d’azione di questa legge anche a quei settori al momento meno interessati, come ad esempio l’industria di trasformazione alimentare e l’artigianato, che proprio nella nostra regione vantano alcune tra le più importanti eccellenze del Paese.

Il Fondo nazionale del Made in Italy – ha aggiunto Milza -, che prevede uno stanziamento da 1 miliardo di euro nel biennio 2023-2024, è un importante passo per consolidare le filiere strategiche nazionali, a patto che venga reso strutturale per il futuro, potenziato e finalizzato a sostenere vere progettualità di crescita e sviluppo del Made in Italy, evitando la dispersione di risorse e la sovrapposizioni con altri fondi”.

In conclusione, parlando del settore agroalimentare, Milza ha espresso il suo apprezzamento per la misura che prevede mutui a tasso agevolato per le acquisizioni di aziende agricole all’interno dello stesso settore. “Dobbiamo salvaguardare produzione agricola e industria alimentare italiana – ha chiosato il presidente di Confcooperative Emilia Romagna –, per questo ben vengano provvedimenti che favoriscono acquisizioni e aggregazioni tra realtà del nostro Paese, contrastando le incursioni di multinazionali che dall’estero intendono mettere le mani sulle nostre eccellenze”.