Incontrarsi, conoscersi, progettare. Capire quali sono i bisogni di Brisighella e trovare assieme le soluzioni. Il 18 aprile scorso, al circolo Ambra, si è tenuto un incontro, coordinato da “PiGreco Semi di intercultura”, che ha visto coinvolte diverse associazioni e realtà del territorio: Caritas, parrocchia (presente il parroco don Marco Ferrini), Ami, Agesci Valdilamone, Zerocento, La tua mano per la pace, A mani Libere, il circolo Ambra stesso. Presente anche la referente per la Romagna faentina Monia Scarpa. L’obiettivo? Conoscersi e iniziare a capire come aiutarsi a vicenda per migliorare il proprio servizio nella vallata, mettendo in rete i propri carismi e necessità. Al centro, soprattutto, l’attenzione ai giovani, per renderli protagonisti di attività e iniziative in un contesto che li vede spesso ai margini e a cercare stimoli altrove. «È stata una bella occasione per le associazioni di conoscersi tra di loro – spiega Mara Montanari, una delle referenti del progetto –. Hanno illustrato le proprie attività, punti di forza e bisogni. C’è stato un bell’interscambio, che continuerà nei prossimi mesi con una maggiore comunicazione. L’obiettivo è darsi una mano a vicenda».
L’incontro tra le associazioni promosso da “PiGreco Semi di intercultura”
Durante l’incontro, oltre alla riflessione sul ruolo del volontariato, sono emerse alcune problematiche concrete del territorio: a Fognano i bambini stranieri ospitati dall’Ami e seguiti dalla Caritas trovano diverse difficoltà nei trasporti. Per riuscire a includerli al meglio nelle attività della vallata, può essere quindi necessario darsi una mano per aiutarli. Gli scout presenti, invece, hanno potuto conoscere meglio alcune realtà di servizio in cui potrebbero essere coinvolti i ragazzi più grandi. «Si tratta di una prima fase di conoscenza – prosegue Montanari -, ma di cui c’era molto bisogno e che in futuro potrà essere sviluppata».
GenYouz Lab: dal supporto scolastico ai laboratori musicali
L’incontro del 18 aprile non è stato un momento estemporaneo, ma è frutto di un percorso annuale, GenYouz Lab, partito a settembre e che sta portando avanti Pigreco. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che si propone di creare una rete di relazioni sociali intergenerazionali, che tragga origine dal territorio brisighellese e che trasmetta senso di appartenenza e di comunità ai cittadini, soprattutto giovani. Dal supporto scolastico ai bambini a laboratori musicali e di arteterapia, fino all’aiuto ai giovani in percorsi di auto-imprenditorialità e cittadinanza attiva. All’interno di questo percorso, il coinvolgimento delle associazioni è stato un tassello fondamentale.
Alla luce del percorso fatto, è possibile indicare una prima sintesi. «C’è bisogno di un centro di aggregazione giovanile – spiega Montanari -, uno spazio fisico capace di essere un punto di riferimento per i giovani dove incontrarsi, scambiarsi idee e progettare assieme». Dall’idea alla realizzazione: alcune opzioni sono già state valutate – come l’area bar del circolo Ambra – per cercare di dare a ragazzi e ragazze quel luogo d’incontro. «Non avendo alcun punto di riferimento – prosegue – è anche difficile intercettare i giovani per coinvolgerli in iniziative ed eventi. C’è molta dispersione in ambito comunicativo, e il fatto che sia difficile tra le associazioni conoscersi è emblematico».
Samuele Marchi