La scorsa estate un gruppo di imprenditori ha sottoscritto una carta dei valori sancendo la nascita del Distretto San Silvestro. Una realtà di cui si andava discutendo nell’omonima località dove il numero delle partite iva supera di gran lunga il numero dei residenti. Un’area di confine fra città e campagna, dove gli imprenditori hanno sviluppato un paio di centinaia di piccole e medie aziende in ogni settore.

Una carta dei valori sottoscritta da una decina di aziende

Distretto San Silvestro non ha né partita iva né consiglio di amministrazione. È una realtà fiorita sul territorio, all’ombra del campanile, in scia a un’idea che portò l’allora parroco don Aldo Ragazzini a dar vita alla sagra delle aziende ancora nel 1998. Coordinatore di idee don Davide Ferrini. Dopo sette anni di sosta, da alcuni anni quella festa è ripartita. E sempre sagra delle aziende è, “Proprio per questo, una sagra che si distingue dalle altre di cui la realtà faentina è ricca”, precisa don Davide, parroco di San Marco e San Silvestro. Che aggiunge: “Abbiamo raccolto l’eredità di chi l’aveva pensata come opportunità per collaborare, ed elaborare idee e progetti. E coordinandoci sul territorio abbiamo pensato di interagire con la realtà per una migliore integrazione”. Tra le caratteristiche, il ritrovarsi a tavola e il parlarsi di chi rappresenta le aziende, la sera che precede la festa vera e propria. Momento di espressione di idee e di condivisione delle modalità di mettere a punto di opere e strategie di comune interesse. Condividere situazioni e problemi, questo l’obiettivo cui concorrere.

Sulla scia della festa si era giunti a discutere di iniziative volte a sviluppare l’approccio al lavoro pe le giovani generazioni. Poi a maggio è arrivata l’alluvione e immediatamente Distretto San Silvestro ha preso forma. Le cose di cui si andava discutendo sono diventati valori da condividere e sulla base dei quali essere immediatamente operativi. A sottoscrivere la carta dei valori sono state una decina di aziende: Caroli, Tampieri, Iemca, Falc, Hoop Comunication, La Bcc ravennate, Eurotrade, Clai, Gemos, MMP di Maurizio Marchesi, MMB di Omar Montanari. Primo obiettivo rispondere all’emergenza. “Abbiamo cominciato mettendo in campo il ricavato della festa delle aziende, circa diecimila euro. A questi si sono aggiunti altri 35mila euro, frutto di offerte delle aziende. In questo modo don Davide, che sul territorio ha incontrato diverse famiglie alluvionate e raccolto le loro esigenze, ha potuto valutare e distribuire le risorse raccolte.

Alla presentazione alla stampa di Distretto San Silvestro, accanto a don Davide le aziende sopra citate erano quasi tutte rappresentate. “Questo tavolo – spiegano – aiuta a condividere la nostra responsabilità sociale per tutti”. E anche: “È un modo per fare cittadinanza allargata”. E fra gli obiettivi prossimi, superata l’emergenza, vi è lo sviluppo del Festival dell’Orientamento e di quanto possa aiutare i ragazzi dopo la scuola. Perché è importante che i giovani si inseriscano nel contesto del lavoro con conoscenza, professionalità e impegno. Preparati a svolgere i compiti che verranno loro richiesti e assegnati.

Plaudono al Distretto sindaco e vice sindaco del Comune di Faenza. Per Massimo Isola “Operazioni come questa aiutano i cittadini a incidere sulla realtà”. Per Andrea Fabbri “Già era bello che la parrocchia si interrogasse su come coinvolgere le aziende, ora si dimostra un bell’esempio di comunità che coinvolge il territorio. Diventa così un interlocutore dell’Amministrazione per un dialogo costante con il territorio”.

Intanto sono iniziati i preparativi della Sagra. Appuntamento dal 16 al 19 giugno prossimi.

Giulio Donati