Conoscere meglio la cultura rom e le storie di alcune persone rom italiane e di Faenza: è questo l’obiettivo della prima Settimana per la promozione della cultura delle popolazioni Rom e Sinti, in programma a partire da sabato 30 marzo, con l’inaugurazione di una mostra fotografica.
A seguire, sono previste due proiezioni gratuite di film a tema e due incontri per insegnanti e operatori sociali.
L’iniziativa è curata da Villaggio Globale cooperativa sociale, in collaborazione con il Comune di Faenza (che ha anche concesso il patrocinio), l’Unione della Romagna Faentina, Acer Ravenna, Associazione Farsi Prossimo e Associazione Papa Giovanni XXIII.
Il progetto ha ricevuto il finanziamento nazionale pubblico dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nell’ambito delle attività della prima settimana di azione per la promozione della cultura romanì e per il contrasto all’antiziganismo.
L’obiettivo del progetto è quello di offrire alla città, alla scuola, al sociale, un’occasione di formazione e di sensibilizzazione per approfondire la conoscenza della comunità di cultura Rom e Sinti.
Avere la possibilità di conoscersi personalmente aldilà degli stereotipi, dando un nome alle persone e indicando la speranza nelle giovani donne che stanno cercando la loro strada, dovendo conciliare due mondi che sembrano distanti.
Il programma della prima Settimana per la promozione della cultura Rom e Sinti
L’iniziativa prenderà il via il 30 marzo, alle 17:30, con l’inaugurazione, al Fontanone di Faenza, della mostra “Sulle orme di una comunità invisibile – il popolo Rom Faentino”, a cura del fotografo Giampiero Corelli, in collaborazione con la giornalista Barbara Gnisci.
La mostra resterà aperta fino al 13 aprile, tutti i giorni tranne i lunedì, dalle 16:00 alle 19:00. Entrata gratuita.
Si prosegue poi con la proiezione, sempre ad accesso libero, di due interessanti film presso il Cinema Europa (via S. Antonino 4 – Faenza).
Martedì 2 aprile, alle 21, verrà proiettato il film “Io rom romantica”, una commedia della regista italo-bosniaca Laura Halilovic, che ha scelto di raccontare la sua storia di adolescente romanì della periferia di Torino e come è diventata regista.
La commedia riproduce i tentativi di integrazione, i pregiudizi, i rapporti tra le culture visti dalla prospettiva di una giovane.
Lunedì 8 aprile, sempre alle 21, verrà proiettato il film drammatico “A Ciambra”, di Jonas Carpignano, ambientato a Gioia Tauro. Il film è stato presentato e premiato a Cannes nel 2017, nella sezione Quinzaine de Réalisateurs.
Ha inoltre vinto due David di Donatello. Racconta la storia di un giovane protagonista all’interno della piccola comunità Rom in Calabria.
Durante la settimana sono infine previsti due incontri di formazioni per gli assistenti sociali, gli insegnanti e le persone interessate all’argomento: il primo è in programma giovedì 4 aprile, a cura di Giulia di Rocco (avvocato e mediatrice culturale) sul tema dell’inserimento scolastico e del ruolo della donna.
L’incontro si terrà, dalle 14:30 alle 16:30, presso la Sala Bigari in Piazza del Popolo 31 a Faenza.
Il secondo incontro si terrà lunedì 8 aprile, a cura di Giorgio Bezzecchi (docente universitario di cultura romanì e mediatore culturale) sulla cultura Rom e Sinti in generale e legata al nostro territorio.
Appuntamento dalle 10:30 alle 12:30, presso la Sala del Consiglio in Piazza del Popolo 31 a Faenza.