Venerdì 16 febbraio, alle 20:30, presso i locali della Villa Nina, a Riolo Terme, si terrà un incontro con lo scrittore Giuseppe Toschi, che presenterà il suo libro “Un sessantotto diverso”, edito da Tempo al libro.
Con questa iniziativa il Circolo Parrocchiale intende proseguire gli appuntamenti mensili con gli scrittori che, in qualche modo, hanno legami con il territorio; l’ospite più conosciuto è stato Eraldo Affinati, la cui mamma era nativa di Riolo Terme e qui ha trascorso gran parte dell’infanzia.
“Un sessantotto diverso” è un romanzo che vuole riportare alla nostra memoria eventi accaduti in un tempo breve (1967- 1971) e che tutti hanno chiamato e continuano a chiamare “Il sessantotto”, con un immaginario politico e culturale che rimanda alla contestazione studentesca, alle occupazioni di scuole e atenei e alle manifestazioni operaie.

Il testo riserva uno sguardo particolare a importanti avvenimenti avvenuti nel mondo della Chiesa bolognese di quegli anni (1966-1968) e dipana la storia di due giovani studenti universitari, iscritti alla facoltà di Ingegneria: lei, Federica, di Bologna, legata al mondo cattolico, al suo vescovo, al provicario don Giuseppe, che ha eletto a suo padre spirituale; lui, Giacomo, di Conselice, della Bassa Romagna dove si “nasce comunisti” perché “ molto nella storia viene deciso dalla geografia”, una frase di Nikolaj Gogol’ che Giacomo ama ricordare come monito per capire meglio il suo mondo.
I loro ambienti di vita sono diversi, quasi contrapposti, certamente distanti: la grande Città e la Bassa Romagna con i paesi di Conselice e Lavezzola, ma i loro cuori sono destinati a incontrarsi.
Giuseppe Toschi, originario di Conselice, vive a Faenza. Già insegnante elementare, dirigente scolastico e presidente delle Opere Pie/ ASP “Prendersi cura” di Faenza , è alla sua seconda prova letteraria, avendo pubblicato, nel 2021 il romanzo “Il destino dei braccianti- Una storia di uomini e donne nella Romagna del Dopoguerra.
Dialogheranno con l’autore Don Gabriele Tondini, Marisa Tronconi e Mario Gurioli.