Valorizzazione e salvaguardia dell’artigianato sono stati al centro del convegno sul Regolamento UE per la protezione delle indicazioni geografiche artigianali e industriali, di giovedì 8 febbraio.

In un luogo fortemente identitario, quale il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, una folta rappresentanza di Confartigianato ne ha discusso e si è confrontata con l’europarlamentare Lega-ID Alessandra Basso.

L’incontro, moderato da Tiziano Samorè, segretario di Confartigianato Ravenna, ha analizzato il nuovo regolamento europeo, che troverà applicazione dal 1° dicembre 2025 e che consentirà di apporre, come accade con il cibo, un bollino che indicherà un prodotto come originario di un paese, una regione o una località e le cui qualità, reputazione e caratteristiche siano dovute all’ambiente geografico d’origine, comprensivo dei fattori naturali, umani e di tradizione.

ceramiche europa 2

L’eurodeputata, relatore ombra di questo fascicolo, ha ringraziato Confartigianato “per la collaborazione fondamentale, in quanto venuta da chi lavora quotidianamente nel settore.

Abbiamo condotto un’intensa battaglia per salvaguardare quanto più possibile la nostra produzione, con negoziazioni serrate a fronte di mentalità diverse e Paesi che non hanno un patrimonio artigianale pari al nostro – ha affermato -. Abbiamo ottenuto un testo soddisfacente, utile alla tutela delle nostre eccellenze, anche creando uno scudo contro le contraffazioni e la concorrenza sleale e capace di essere un volano per il turismo e per la formazione, dunque per la richiesta di manodopera specializzata e l’occupazione”.

Antonio Strabello degli Affari Europei Confartigianato ha dato conto del regolamento IG, dei requisiti e del procedimento.

“Ci siamo impegnati per maglie più stringenti sui requisiti delle fasi di produzione nell’area geografica definita, ma ne è emerso un compromesso – ha spiegato -. Grazie a un emendamento dell’onorevole Basso, però, siamo riusciti ad ottenere una clausola di revisione, per verificare in futuro eventuali applicazioni distorsive”.

Gli interventi, introdotti dal benvenuto di Eugenio Maria Emiliani, presidente del MIC, hanno salutato con favore il nuovo Regolamento europeo, al termine di un iter iniziato nel 2022 e terminato nell’ottobre 2023.

Emanuela Bacchilega, presidente di Confartigianato Ravenna, l’ha valutato “un’importante opportunità da non lasciarsi sfuggire, per evitare che si perdano know-how e maestranze, per salvaguardare prodotti frutto delle nostre mani ed evitare la desertificazione dei territori”. Così Davide Servadei, presidente Confartigianato Imprese Emilia-Romagna, che ha confermato come “l’associazione sia pronta a seguire le imprese che vorranno aderire a questa legge, in un territorio ricco di filiere, dalle ceramiche al mosaico”.

Entrambi i settori sono stati rappresentati a livello istituzionale.

Massimo Isola, sindaco di Faenza, ha rimarcato “la sfida epocale di fronte alla quale si trova la nostra ceramica, quale motore civile, di cultura e di economia” e sollecitato la nascita di marchi “che possano funzionare nel perimetro europeo”.

Fabio Sbaraglia, assessore al Mosaico del Comune di Ravenna, ha evidenziato l’importanza dello strumento europeo per le produzioni territoriali che “rappresentano linguaggi per il dialogo col mondo” e per “dare valore a una filiera che nasce da formazione e tecniche antiche e sempre contemporanee per i molteplici apporti”.