Torna a Modigliana la rassegna Sciroppo di Teatro. Anche quest’anno i bambini e le famiglie dell’Emilia-Romagna possono andare a teatro con il voucher del pediatra grazie al progetto di welfare culturale di ATER Fondazione: in 25 comuni i bambini e le bambine dai 3 agli 11 anni insieme ai loro accompagnatori possono recarsi negli spazi teatrali con un voucher fornito dai pediatri che operano nei comuni coinvolti e in quelli limitrofi.
Si tratta di un libretto, impreziosito dalle illustrazioni di Matteo Pagani, nel quale è inserito anche un bugiardino che contiene le indicazioni per la somministrazione e l’assunzione di questa straordinaria medicina. Nel libretto ci sono tre “ricette”, cioè tre tagliandi staccabili, ognuno dei quali corrisponde a un biglietto – al prezzo di 3 euro – per ogni bambino e per ciascun accompagnatore.
Il progetto Sciroppo di teatro è nato da un’idea di Silvano Antonelli, direttore della compagnia teatrale Stilema di Torino, con la consulenza di Alessandro Volta, direttore del Programma Materno-infantile Ausl Reggio Emilia.
Domenica 28 gennaio, alle ore 17, al Teatro dei Sozofili con Sciroppo di Teatro arriva lo spettacolo Ferdinando il toro, i fiori e il calabrone di Tanti Così Progetti.
È la storia di un piccolo toro che si chiama Ferdinando. Tutti gli altri piccoli tori, suoi compagni di allevamento, corrono, saltano e si prendono a testate, ma Ferdinando no. Lui ama stare sotto un albero di sughero, dove si accuccia all’ombra ad annusare i fiori.
Così inizia la storia di Ferdinando a cui non interessa combattere e dimostrare la sua forza, perché semplicemente è fatto così, ama il profumo dei fiori e la loro bellezza. Ma un giorno con l’inganno si ritrova nella Plaza de Toros davanti al più famoso matador di Spagna….
Lo spettacolo è ispirato al libro per ragazzi scritto da Munro Leaf e illustrato da Robert Lawson: pubblicata per la prima volta nel 1936 la favola di Ferdinando, il giovane toro che preferisce il profumo di un fiore alla violenza della corrida, fu osteggiata nella Spagna di Franco e dai nazisti per il suo contenuto pacifista. Un messaggio potente, che contrapponeva in modo ironico e paradossale l’umanità del toro e la bestialità della violenza e della guerra.
Una storia amata da personaggi come Thomas Mann, H. G. Wells, Gandhi, Franklin ed Eleanor Roosevelt.