Con una nota stampa Marco Neri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a Faenza ha evidenziato che, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale avvenuta ieri sera, è stato approvato un ordine del giorno riguardante l’autonomia differenziata tra regioni.
“Si tratta – afferma Neri – di un passo significativo che riflette l’attenzione della comunità locale verso temi di rilevanza nazionale.
È importante sottolineare che il dibattito non è solo sulla materia stessa, ma doveva essere soprattutto sul metodo che deve guidare eventuali modifiche del titolo quinto della Costituzione.
Il Movimento 5 stelle è sempre stato convinto che si debba partire dalla consapevolezza che una società giusta è necessariamente fondata sulla solidarietà come chiede la nostra carta costituzionale e per questo abbiamo evidenziando la necessità di un approccio ed un percorso condiviso e partecipato.
I partiti di opposizione – prosegue Neri – da Fratelli d’Italia ad Area liberale (Lega non pervenuta), hanno concentrato l’attenzione sui contenuti del DDL Calderoli che si presenta sostanzialmente come una scatola vuota, privo al momento sia di provvedimenti che di finanziamenti.
La discussione, infatti, ha evidenziato l’assenza di chiarezza riguardo ai Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) per i servizi di 23 categorie con relative sottocategorie che richiederebbero ingenti finanziamenti. La richiesta di uniformità, obbligatoria, su tutto il territorio nazionale ha fatto emergere dubbi sul processo decisionale.
Nel corso del dibattito è emersa, da parte delle opposizioni intervenute, una confusione continua tra i principi di solidarietà e sussidiarietà. Inoltre è stato criticato, da parte del rappresentante di FDI, il presidente Conte, colpevole a suo dire, di aver tentato di riformare il rapporto Stato-Regioni durante i governi Conte 1 e Conte 2.
Tuttavia – come gruppo – abbiamo ribadito che il regionalismo in discussione con i governi Conte 1 e Conte 2 doveva rispettare i principi fondamentali della Costituzione, promuovendo un’autonomia regionale solidale che favorisse l’uguaglianza e la coesione sociale su tutto il territorio nazionale, evitando il rischio di competizione tra le regioni.
Come spesso accade, anche ora in Parlamento, addossano responsabilità ad altri per spostare l’attenzione attraverso dichiarazioni infondate e di facciata.
Durante la discussione sia la destra che la lista civica di opposizione, hanno utilizzano nei loro ragionamenti meccanismi propri di un’impresa privata confondendoli con quelli dello Stato, perciò abbiamo ricordato ed evidenziando loro che la competizione non trova spazio in contesti istituzionali.
Si è sottolineata – concludono dal Movimento 5 Stelle Faenza – l’importanza di ritornare ai principi della Costituzione per garantire ad ogni territorio accesso a risorse adeguate per ridurre gli squilibri territoriali attraverso un’applicazione corretta del principio di sussidiarietà.
Solo attraverso un cambiamento radicale, basato sui valori costituzionali, sarà possibile realizzare un regionalismo in sintonia con la visione originaria della nostra Repubblica.
Ringraziamo il gruppo PD di Faenza per aver votato favorevolmente il documento.”