Borgo e via Renaccio: così vicini e così lontani. Almeno fino a marzo 2024, quando un primo collegamento tra queste due aree potrebbe essere ripristinato. La rampa visibile nel parcheggio di via Renaccio ha dato il via l’8 novembre scorso ai lavori preliminari per l’installazione del ponte provvisorio che collegherà il Borgo al centro città. Il ponte prefabbricato, che sarà di tipo “Janson Bridging”, simile a un ponte Bailey, è stato autorizzato ai finanziamenti dalla struttura commissariale tra i lavori di “somma urgenza”. L’obiettivo è renderlo operativo entro marzo 2024 e, da quel momento, sarà fruibile per i successivi due anni quando, si spera, non sarà più necessario e verrà rimosso. La sua installazione è infatti collegata ai lavori che, parallelamente, riguarderanno il ponte delle Grazie: l’obiettivo è far sì che entro due anni quest’ultimo, ripristinato, torni a essere operativo. Nel frattempo, il ponte Janson Bridging consentirà la circolazione tra il Borgo e il centro in almeno un senso di marcia, alleggerendo così il traffico del ponte della Memoria in via Fratelli Rosselli e ripristinando in parte la viabilità, come richiesto anche dagli esercenti del centro storico.

Il finanziamento da circa 1 milione di euro dalla struttura commissariale

In tutto il ponte prefabbricato verrà a costare tra i 750mila e il milione di euro: dopo i 500mila euro per l’installazione del primo anno, sono previsti altri 18mila al mese d’affitto per il secondo anno. A questi costi se ne vanno ad aggiungere altri perché sarà presente anche un passaggio ciclopedonale per entrambi i sensi di marcia. Quelli attualmente visibili lungo via Renaccio sono dei lavori preliminari all’installazione del ponte: la rampa attualmente presente non è infatti quella dove sorgerà il prefabbricato (la cui posizione sarà comunque nei pressi di quell’area), ma serve per consentire ai mezzi di raggiungere argini e alveo del fiume per fare gli opportuni accertamenti e lavori propedeutici. «Come Amministrazione comunale, già prima di questa conferma della struttura commissariale ci eravamo portati avanti con i lavori – spiega l’assessore alla Protezione civile, Massimo Bosi – con la preparazione dell’area del cantiere e la progettazione del ponte stesso».

Da marzo a giugno 2024 i due ponti dovrebbero convivere, poi verrà rifatto il ponte delle Grazie

ponte bailey faenza2

Il rifacimento del ponte delle Grazie è stato invece inserito tra le opere dei lavori “urgenti”, e non dunque nella “somma urgenza”. Questo significa tempi più lunghi, ma anche questi interventi saranno finanziati dalla struttura commissariale. In via ipotetica, da marzo a giugno 2024 i due ponti potrebbero convivere consentendo ognuno un senso di marcia. Poi, da giugno, l’Amministrazione spera di poter partire con i lavori di rifacimento del ponte delle Grazie, stimati in 4,5 milioni di euro, e in quella fase resterà solo il ponte Janson Bridging. Tutto l’impalcato del ponte delle Grazie dovrà essere rifatto e, tra i progetti, si sta valutando l’opzione di un ponte senza piloni. Il nuovo ponte dovrà essere in grado di rispondere a tutte le criticità che portano i cambiamenti climatici «Sarà comunque la struttura commissariale – specifica Bosi – ad avere l’ultima parola in queste valutazioni».

Il punto della Regione: oltre 61 mln di euro in due anni

Fare il punto sui cantieri in corso, su quelli al via, sui tempi e le tappe della ricostruzione. Sono stati questi i temi dell’incontro di lunedì scorso tra Regione, Amministrazione e rappresentanti dei Comitati sorti sul territorio all’indomani dell’alluvione. L’impegno è di riconvocare l’incontro entro l’inizio di gennaio per aggiornamenti e verificare l’andamento degli interventi. Tra gli ultimi interventi urgenti avviati a Faenza dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile c’è il cantiere da 450mila euro nell’Orto Bertoni per assicurare l’integrità dell’argine in sinistra idraulica del fiume Lamone, a monte della confluenza del torrente Marzeno. Inoltre figura la ricostruzione del muro di via Renaccio. Questi fanno parte di un pacchetto di 19 cantieri da 17,26 milioni di euro volti alla messa in sicurezza dei fiumi, compresa la rimozione dei materiali trasportati all’interno dei corsi d’acqua. Questi lavori seguono le 186 opere di somma urgenza finanziate sul territorio comunale per un totale di oltre 61 milioni di euro, di cui 36,5 milioni finanziati nel 2023 e la parte restante nei due anni successivi.

Samuele Marchi