Francesco De Pasquale è un medico che da oltre quarant’anni dedica la sua vita alla cura degli altri, dove “cura” e “altri” sono  parole che si possono usare nella loro più ampia definizione: gli altri sono tutti coloro che ha incontrato nel suo cammino e che, anche nei momenti di più grande difficoltà, hanno trovato una risposta ai loro bisogni; la cura è andata oltre al più semplice significato e, quasi in un patto inscindibile, Francesco ha curato, insieme ai corpi, anche le anime, trasmettendo: fiducia, speranza, coraggio.

Per tanti anni un punto di riferimento in Rianimazione a Faenza

De Pasquale ha avuto la fortuna di respirare in famiglia il desiderio di dedicare la sua vita alla medicina, infatti il papà era il compianto dottor Giulio De Pasquale, Primario dell’Ospedale S. Francesco di Marradi fino all’anno 1977, un medico che, nella sua professione, ha sempre sempre professionalità e disponibilità. Francesco si è laureato nel 1986 presso l’Università di Firenze in Medicina e Chirurgia e si è specializzato in Anestesia e Rianimazione, facendo parte della Scuola di Terapia Antalgica del professor Novelli. Dopo alcuni anni di lavoro presso ospedali in terra toscana e tre anni nel ravennate, è entrato a far parte dell’equipe di Rianimazione a Faenza, dove è diventato un punto di riferimento per pazienti e colleghi: per tutti era il “dottor Depa” e noi marradesi, ogni volta che abbiamo usufruito dell’Ospedale, ci sentivamo dire: “ Siete del paese del dottor Depa?“, e questo ci faceva sentire privilegiati, quasi protetti.

“Prima di tutto eliminiamo il dolore”

La sua competenza non è rimasta confinata tra le mura della Rianimazione ed era facile incontrarlo in servizio anche presso l’Elisoccorso italiano del 118; particolarmente significativa la sua presenza nel Soccorso Alpino, presso la base di Pavullo, che gestisce l’unico Elisoccorso dotato di verricello e in grado di intervenire in ambienti particolarmente ostili e, inoltre, presso il Centro Iperbarico di Ravenna. Rilevanti e significativi sono stati i suoi studi legati alla terapia del dolore, iniziati fino dagli anni dell’Università: il suo pensiero è stato davvero rivoluzionario, in un’epoca in cui l’uso di terapie del dolore non era così scontato. Il dottor De Pasquale è diventato un punto di riferimento, concretizzando la sua filosofia di base: “prima di tutto eliminiamo il dolore”. Ancora oggi, nonostante la meritata pensione, continua a usare le sue conoscenze e competenze per alleviare il dolore di molti e, a questo proposito, voglio condividere (so che Francesco non vorrebbe) che per noi marradesi le terapie sono gratuite. In cambio viene suggerita un’offerta all’Associazione Pro Joko, sorta a Marradi per continuare a promuovere le attività della missionaria Rita Rossi in Camerun e qui emerge davvero l’uomo con una speciale sensibilità verso chi è più sfortunato di noi: dalla fine degli anni ’90, con varie associazioni umanitarie, in particolare con i Missionari del Preziosissimo sangue, in Tanzania, ha progettato sale operatorie, con formazione e organizzazioni sanitarie.

Tante passioni: sport, musica, politica

Francesco non è solo un medico speciale: la sua vita è, infatti costellata da tante altre passioni, dalla politica, che lui  ha sempre visto come mezzo indispensabile per la promozione umana (a tal proposito negli anni ’90 è stato Consigliere per l’UDC nel Consiglio Comunale di Marradi) alla musica: avrebbe potuto essere un musicista di professione per le sue qualità, in quanto sa suonare e cantare in maniera eccellente, coinvolgendo il pubblico in momenti indimenticabili (come non ricordare, ad esempio , il coro natalizio sullo scalone dell’Ospedale di Faenza). Anche lo sport è parte integrante della sua vita: è istruttore subacqueo e immergersi nelle bellezze dei fondali marini gli ha sempre dato modo di “resettare” le molte preoccupazioni legate alla sua vita professionale, ricercando e vivendo una pace quasi primordiale. Francesco De Pasquale è davvero tanto ed è quasi impossibile rappresentarlo in poche righe; la natura è stata benevola, riservandogli tanti talenti, ma lui è riuscito a fare la differenza con il suo impegno, la sua generosità, il suo carattere gioviale spesso colorato da una punta di ironia. Noi marradesi siamo davvero tanto  tanto orgogliosi di averlo fra i nostri concittadini, anche se sappiamo bene che lo spirito indomito di Francesco lo farà essere, sempre, prima di tutto, “cittadino del mondo”.

Fedora Anforti