In questi giorni, ancora complicati a causa del terremoto, Marradi ha accolto con grande piacere – quasi con sollievo, pensando ad un ritorno alla normalità – la notizia di un nuovo campione tra i suoi giovani concittadini: Lapo Farolfi, che il 24 settembre è diventato campione Italiano di trial per l’anno 2023.

La storia di Lapo

Lapo è nato a Faenza il 3 agosto 2007 e vive a Marradi con la sua famiglia, frequenta la III° superiore presso l’Istituto Oriani di Faenza e ha una grande passione che l’accompagna da sempre: il trial. Il trial è una disciplina sportiva che nasce come specialità del motociclismo attorno agli anni 50 e il nome esprime già l’essenzialità di questo sport, infatti significa “prova”: ogni gara consiste nel cercare di superare ostacoli per lo più naturali (fiumi, rocce, tronchi, ripide salite, discese improvvise…) senza appoggiare i piedi per terra. Insomma, in definitiva ogni gara è una sfida continua con realtà complicate, Lapo dice che è una sfida anche con sé stessi. Proprio con il nuovo campione vogliamo ripercorrere le tappe fondamentali che hanno contraddistinto la sua carriera per arrivare a questa importante vittoria, le difficoltà che ha dovuto affrontare e i suoi progetti futuri.

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Fin da piccolo appassionato al trial

Lapo dice: “Fin da piccolo ho respirato in famiglia – il padre ha svolto con successo questo sport – interesse per il trial, già a due anni possedevo un motorino elettrico ma in realtà da bambino ho preferito frequentare il calcio insieme ai miei amici, poi una sera, ero già grandino e mi trovavo nel lettone con i miei genitori, quando quasi per caso, ho espresso loro il desiderio di possedere un motore da trial per iniziare ad allenarmi in questo sport singolo. Nel 2019 abbiamo comprato la prima moto a scoppio ed è iniziata la nuova avventura, ma da subito la realtà si è presentata difficile, infatti, durante una caduta, ho subito la rottura della tibia e del perone. È stato un periodo complicato, più volte ho pensato che forse tutto fosse finito, poi piano piano ho ripreso gli allenamenti, ma è iniziato il dramma del Covid e sono state interrotte tutte le gare; ho disputato solo a luglio una nuova gara, ho deciso di continuare, e gara dopo gara ho concluso il campionato italiano vincendolo”.

La vittoria in Norvegia

“Nel 2021 – continua Lapo – sono entrato in una categoria più complessa. Non è stato un anno particolarmente positivo, arrivavo sempre secondo e così anche il 2022, quando ho subito un nuovo grave infortunio durante un allenamento, ma stranamente da quell’episodio negativo qualcosa è cambiato in me. Ho scoperto una nuova forza che mi spingeva a mettermi ancora più in gioco e ho affrontato (non avrei dovuto a causa dell’infortunio) una gara al Sestriere che ho vinto. Questa vittoria mi ha dato coraggio e determinazione e ho partecipato al campionato europeo ricevendo una wild card: non avevo aspettative, ma con soddisfazione sono arrivato secondo. Ed ecco il 2023, storia recente: da subito mi sentivo bene e sono arrivate tante vittorie, sono stato selezionato tra i talenti Azzurri e ho partecipato al Campionato Europeo, dove ho vinto due volte, di grande soddisfazione è stata la vittoria in Norvegia.

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Lo sport è fatto di allenamenti e sacrifici

Durante le gare si accumulano punti e con la somma raggiunta sono risultato primo così a Lazzate (Monza-Brianza), il 24 settembre sono stato proclamato Campione Italiano. È stato un momento di grande gioia e molti mi chiedono cosa ho pensato, ma in realtà non ho pensato a niente: è stato solo un momento perfetto, dove le fatiche, gli infortuni, le paure, come per magia sono tutte scomparse. Lapo continua: “Vorrei dedicare un pensiero speciale a mio babbo che ha condiviso con me questo cammino, è stato e continua a essere il mio minder (accompagnatore), ma tengo a precisare non come un padre, ma come un amico: che raccoglie i miei pensieri fatti di momenti esaltanti, ma anche di paure e incertezze, che sa spronarmi, ma anche sgridarmi… basta uno sguardo e ci capiamo immediatamente. In famiglia poi ritorna il babbo affettuoso e anche brontolone, come tutti”. “Ora – conclude – un po’ di meritato riposo, poi si ricomincia con gli allenamenti per essere pronto a primavera, per le nuove gare. Lo sport è fatto così, di allenamenti e sacrifici: nel 2024 mi aspetta una categoria più difficile per le gare di campionato Italiano ed Europeo, poi vorrei partecipare a una o due gare di campionato del mondo”. Complimenti, caro Lapo, e che bella la sua storia, anche se ancora così giovane. Proprio per questo vogliamo augurargli tante nuove vittorie, ma soprattutto che le dure fatiche che deve affrontare in questo sport sappiano aiutarlo a diventare una persona sempre migliore, un uomo capace di affrontare al meglio le sfide che la vita gli riserverà e noi saremo sempre suoi tifosi speciali.

Fedora Anforti