La pianista e compositrice ligure Veronica Rudian si esibirà in concerto domenica 8 ottobre alle 16 a Palazzo Milzetti (via Giulio Cesare Tonducci, 15, Faenza- ingresso libero) all’interno del Mei– Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, la più importante rassegna della musica indipendente italiana, ideata e coordinata da Giordano Sangiorgi. L’artista per l’occasione eseguirà dal vivo i brani tratti dal suo nuovo album di composizioni originaliIl Viaggio”, distribuito da ADA Music Italy, disponibile in digitale su tutte le piattaforme streaming (http://ada.lnk.to/ilviaggio). L’album racchiude un mix di vari stili, dal pop alla musica celtica, dal classico fino al contemporaneo, e guida idealmente l’ascoltatore in un viaggio introspettivo, attraverso i quattro elementi della natura.

Veronica Rudian, già socialmente impegnata e da sempre molto attenta alle tematiche legate all’ambiente, ha partecipato all’iniziativa Stra-Mei, una raccolta fondi volta a sostenere le realtà musicali colpite dall’alluvione che ha recentemente devastato l’Emilia-Romagna e che ha causato danni significativi alla popolazione, distruggendo anche le scuole musicali. La somma di 2.100 euro raccolta dalla pianista e compositrice ligure grazie al concerto tenuto presso la rotonda di Sant’Ampelio di Bordighera (Imperia) sarà formalmente consegnata al Comune di Faenza e sarà destinata alle due scuole di musica locali Artistation e Musica Sarti, affinché gli studenti possano proseguire le lezioni.

Intervista a Veronica Rudian

48 Veronica Rudian Foto © Cagliostro b

Veronica, partiamo dal MEI. Che significato ha per te esibirti in questa manifestazione? Tra l’altro in un contesto particolare, in una città che sta provando a rialzarsi dall’alluvione e che vede molte realtà musicali colpite direttamente.

Sono estremamente onorata di avere l’opportunità di partecipare come ospite a questa straordinaria manifestazione. Nel mio piccolo, ho voluto contribuire con la mia musica a una causa di enorme importanza, una causa che sento profondamente nel mio cuore. Questa terra è davvero speciale per me, poiché ho stretto legami e ho molti amici qui. Spero sinceramente di poter portare un po’ di gioia e leggerezza attraverso la mia musica e di condividere momenti piacevoli con tutti coloro che parteciperanno a questo evento straordinario.

Cosa ti aspetti da questo evento?

Mi aspetto che la musica che compongo possa amplificarsi e raggiungere un pubblico più vasto, includendo tutte quelle persone che ancora non hanno avuto l’opportunità di conoscermi. Spero che la mia musica possa toccare i cuori di coloro che la ascolteranno per la prima volta, trasmettendo loro emozioni e un messaggio speciale che porta con sé. È un’opportunità unica per far sì che la mia musica si diffonda e possa connettersi con un pubblico ancora più ampio, contribuendo così alla causa che tanto mi sta a cuore.

Musica e solidarietà. Raccontaci un po’ di come è nato il tuo legame con la musica Sarti e Artistation, realtà locali a cui hai fatto una donazione.

Visto il mio coinvolgimento nel volontariato e nell’Unicef, quando ho appreso della tragica situazione che ha colpito l’Emilia-Romagna e ho visto le immagini diffuse in televisione, ho sentito una profonda commozione. Ho istintivamente deciso di contribuire offrendo il mio aiuto attraverso la mia musica, attivando una raccolta fondi durante i miei concerti. È stato il mio modo di tradurre in azione il mio impegno per la solidarietà e di offrire un sostegno concreto alle persone colpite da questa tragica situazione.

Non è la prima volta che, con la tua musica, attivi delle raccolte fondi solidali. Cosa ti spinge a fare questo? Qual è il contributo che può dare la musica in queste situazioni?

Fin da giovane, ho iniziato il mio impegno nel campo della solidarietà, motivata dal terribile terremoto che ha colpito Haiti. L’Unicef è stato il mio punto di ingresso in questo mondo solidale e ho continuato a perseguire questa causa con passione. La mia spinta a dedicarmi a quest’opera deriva dal mio essere empatica e sensibile. La musica, inoltre, gioca un ruolo significativo in tutto questo, poiché è un linguaggio universale. Essa può unire le persone e ispirare sentimenti di compassione e solidarietà in modo unico. È un veicolo potente per diffondere messaggi di speranza e cambiamento positivo in tutto il mondo.

Entriamo all’interno del tuo mondo musicale. Come sono nate le canzoni del tuo album Viaggio? E che cosa vuoi raccontare con questo tuo ultimo lavoro?

Questo titolo rappresenta un viaggio introspettivo attraverso gli elementi fondamentali che costituiscono il nostro universo, invitando gli ascoltatori a lasciarsi trasportare dalla musica e intraprendere un percorso di riflessione personale e di assunzione di responsabilità nei confronti del pianeta che chiamiamo casa. La natura è un tema che occupa un posto centrale nella mia opera, poiché sono profondamente sensibile alle devastazioni inflitte dall’umanità negli ultimi anni. L’album “Il Viaggio” nasce da un periodo di intensa introspezione personale, ma al contempo offre uno sguardo attento alla realtà che ci circonda. Comprende sette brani che, in modo ideale, ci guidano attraverso i quattro elementi naturali essenziali per la vita, con uno sguardo rivolto anche alla Luna, che da sempre regola i cicli vitali e le nostre esistenze. Quest’opera offre un’immersione in un mondo immaginario, tra la purezza della natura incontaminata e i quattro elementi naturali, con uno sguardo più profondo rivolto alla misteriosa influenza della Luna.

Che cosa chiede Veronica alla musica? In cosa consiste la sua magia per te?

Chiedo che la mia musica possa penetrare profondamente nell’anima delle persone, donando loro un senso di serenità, lo stesso che provo io quando compongo e suono. Spero che le mie melodie possano agire come un rifugio emotivo, portando calma e conforto a chi le ascolta, creando un’esperienza musicale che possa alleviare le tensioni e nutrire l’animo.

Hai suonato nella rassegna teatrale su Papa Francesco dal titolo “Il primo a chiamarsi Francesco”. Che tipo di esperienza è stata?

È stato incredibilmente gratificante e formativo avere l’opportunità di collaborare con dei professionisti del calibro di Dario Baldan Bembo, Elisabetta Viviani e l’attore Franco Romeo. Questo ha rappresentato per me un’esperienza straordinaria e significativa: la prima di tale rilievo in un contesto musicale e teatrale così importante.

Quali progetti hai, infine, per il futuro?

In questo momento sto lavorando a un nuovo album.