Il15 pomeriggio, domenica, chiesa arcipretale di Sant’Apollinare piena. Il ricordo di suor Gianna Patuelli ha richiamato tanta gente, a partire dalle sue consorelle Francescane Ancelle di Maria. Poi i parenti, le amiche e gli amici di Russi e Faenza. Il canto Come tu mi vuoi e la lettura di Giovanni 15, 9-17 che conclude con Gesù che dice ai suoi “Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri”, hanno introdotto il momento di preghiera testimonianza. Dopo il canto Eccomi, una francescana ha dato lettura del testamento di suor Maria Gianna dell’Eucarestia.

La coscienza della nostra piccolezza e la misericordia di Dio

Le testimonianze sono state precedute dal canto Con te (nel ritornello recita “Mio Salvatore, nostro Dio / Figlio del Padre, Figlio dell’uomo / Tu sei con noi sino alla fine del mondo / ricominciare con te posso ogni giorno”), che la stessa suor Gianna scrisse. I coniugi Taroni hanno ricordato la loro relazione come famiglia con suor Gianna. Suor Alessandra, guida delle ancelle, ha sottolineato alcune parole ricorrenti nel testamento di suor Gianna, come la “coscienza della nostra piccolezza” o la “misericordia di Dio”. Sottolineando poi lo “stupore” per “l’unità che Gianna è riuscita a creare” nel contesto della sua famiglia religiosa, della sua famiglia di origine, della parrocchia e degli amici.
Francesca Benini ha sottolineato una compagnia sviluppatasi negli anni, con la sua umiltà che la portava a stare sempre un passo indietro rispetto agli altri, ma ben capace di testimoniare accoglienza. Sempre. Anche per tutto quello che può capitarti nella vita.

Giulio Donati