In relazione all’articolo apparso sul Resto del Carlino, edizione di Ascoli Piceno del 5 settembre dal titolo “Sbandieratori e musici in gara. Quattro Sestrieri a caccia di titoli”, si precisa quanto segue:
“Purtroppo, a differenza di quanto comunicato nell’articolo, Faenza non sarà presente ai campionati nazionali della Tenzone Aurea (si sono svolti questo fine settimana a Montagnana (PD) in quanto il direttivo Fisb, nei primi mesi del corrente anno, ha estromesso Faenza, socio fondatore, dalla Federazione stessa.
Ciò sulla base di cavilli attinenti la natura giuridica del soggetto da sempre iscritto, peraltro senza che alcun cambiamento sia intervenuto rispetto all’anno precedente, in base ai quali è stata negato il rinnovo dell’iscrizione, senza dare trasparenza alcuna del proprio operato e senza alcuna condivisione di tale scelta nell’ambito dell’Assemblea dei Soci (come di regola previsto, in ossequio ai principi democratici, da tutti gli statuti associativi in relazione all’esclusione del socio), di talchè ben si comprende come si possa giungere alla situazione in cui a livello nazionale si attende la presenza di Faenza alla Tenzone Aurea, tra l’altro campione nazionale in carica, e che invece non può partecipare poichè il direttivo ne ha impedito l’iscrizione e dunque la possibilità di partecipare ai campionati e di difendere il titolo.
Per completezza, si rende noto che in conseguenza di ciò i cinque Rioni faentini, per il solo motivo del bene dei loro ragazzi e pur di non venire completamente estromessi da un mondo che hanno contribuito a creare 57 anni fa e di cui sono sempre stati protagonisti (e ciò a maggior ragione avrebbe dovuto imporre la condivisione della incredibile decisione con tutta l’Assemblea dei Soci), hanno deciso di re-iscriversi alla Fisb come singoli Rioni, con disponibilità a scalare nuovamente le classifiche partendo dal basso.
Un penoso sacrificio che tuttavia, alla luce delle determinazioni dell’attuale direttivo Fisb non altrimenti superabili, è apparso accettabile al fine di non sacrificare l’impegno di centinaia di ragazzi che hanno continuato ad allenarsi, sbandierare e suonare, ed anche nella consapevolezza della loro riconosciuta competitività.
Purtroppo, nonostante le nuove richieste di iscrizione siano state presentate correttamente e contemporaneamente il 25 marzo 2023 da tutti e cinque i Rioni di Faenza, la federazione è rimasta inattiva e non ha dato esito al procedimento, benchè in data 25 maggio 2023 sia scaduto il termine dei 60 gg per la valutazione tecnico/storica, impedendo pertanto ogni tipo di partecipazione faentina alle attività e gare Fisb anno 2023.
Tra l’altro il 27 agosto u.s. è ulteriormente scaduto il termine di 15 giorni dalla riunione di Consiglio Direttivo del 12 agosto 2023 in cui il Consiglio avrebbe dovuto pronunciarsi in merito alla richiesta di iscrizione dei gruppi faentini, associando così il mancato rispetto delle normali regole operative, statutarie e democratiche, ad un assordante silenzio di oltre 5 mesi.
Il tutto senza alcuna corretta motivazione giuridico-amministrativa, in spregio ai principi democratici che dovrebbero governare la vita associativa e senza attenzione e passione per quel mondo che si è ricevuto mandato a tutelare: non giova infatti né all’immagine, né alla qualità della competizione, né al prestigio dell’antica arte della bandiera, l’eliminazione ‘a tavolino’ di uno dei membri più titolati, che non avrebbe potuto che arricchire il confronto ed il valore della manifestazione avendo vinto le ultime 2 edizioni della Tenzone Aurea e detenendo il maggior numero di titoli conquistati.
Non si aggiungono altre considerazioni in questa sede ma era assolutamente doveroso -nell’interesse del buon nome, dell’immagine e della gloriosa storia del Gruppo Alfieri Bandieranti e Musici del Niballo Palio di Faenza, peraltro riconosciuta e sottolineata nell’articolo stesso a cui si fa qui riferimento- dare informazione di ciò che sta succedendo in ambito Fisb e delle ragioni della mancata presenza di Faenza alla Tenzone Aurea 2023.