E’ scomparso all’età di 93 anni il celebre regista Giuliano Montaldo, uno dei più apprezzati ambasciatori del cinema italiano.

Ha diretto più di venti film, tra cui “Sacco e Vanzetti”, “Giordano Bruno” e anche “L’Agnese va a morire“, girato nel 1976 tra Bagnacavallo ed Alfonsine, di cui era anche diventato cittadino onorario lo scorso anno.

Eleonora Proni (sindaca Bagnacavallo): “Se ne va una voce forte e libera, tra le più importanti del cinema italiano”

La sindaca Eleonora Proni esprime il cordoglio dell’Amministrazione comunale e della comunità di Bagnacavallo per la morte del celebre regista Giuliano Montaldo, «voce forte e libera, tra le più autorevoli e importanti del cinema italiano».

Montaldo era tornato a Bagnacavallo nel 2008 per la proiezione al parco delle Cappuccine del suo “I demoni di San Pietroburgo”.

In quell’occasione era stato ospite anche in municipio, accolto dalla sindaca Laura Rossi e dall’assessore alla cultura Nello Ferrieri.

Anche Alfonsine in lutto per la scomparsa del regista, cittadino onorario del paese dallo scorso anno

L’Amministrazione comunale di Alfonsine esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Giuliano Montaldo, partigiano, attore e regista, lucido interprete della storia e della società contemporanea e da poco tempo cittadino onorario del nostro paese.

Lo scorso anno, in occasione del suo 92esimo compleanno, gli era stata consegnata la pergamena celebrativa per il conferimento della cittadinanza onoraria di Alfonsine per avere, attraverso la sua opera cinematografica, costantemente combattuto l’esercizio intollerante del potere contro i soggetti più deboli e indifesi della società e aver dato voce alle numerose e silenziose figure femminili della lotta di Liberazione in Romagna, elevandole, come mai accaduto prima, al ruolo di protagoniste nel suo iconico film “L’Agnese va a morire” (1976).

La consegna della cittadinanza a Giuliano Montaldo Roma 22 febbraio 2022 3 2
La consegna della cittadinanza onoraria a Giuliano Montaldo

Il regista ha sempre portato nel cuore il ricordo dei luoghi e della gente della Bassa Romagna, molta della quale ha partecipato in prima persona alla sua impresa cinematografica.

Un doloroso saluto è quello che tocca oggi agli alfonsinesi, verso una figura che ha mantenuto viva nel tempo l’esperienza di solidarietà, sacrifico e lotta antifascista, da sempre patrimonio identitario delle terre di Alfonsine.