23 giugno. Sveglia impostata alle 6. Anzi, ma che sveglia?! Bisogna arrivare alle 6 di pomeriggio, mica di mattina! Aspetta, ma ho preso tutto? Si direbbe di sì: sacco a pelo, borraccia piena, fazzoletti. Probabilmente state pensando: «Ma che brava ragazza, che si prende la briga di andare in ferrata sul Cervino!» oppure «Interessante questo campeggio sul Gargano!». Ebbene, no. Molto semplicemente sono andata da venerdì a domenica al campo estivo della parrocchia di Fusignano, a Formellino di Faenza. E così è iniziato un indimenticabile fine settimana: tra fiabe di indiani ed eccitanti giochi, svolti nelle tre squadre in cui eravamo divisi: Apache, Mohicani e Sioux; e ancora, passeggiate verso Ronco, frazione di padre Daniele Badiali, laboratori creativi su come costruire scaccia-incubi indiani e sublimi pasti all’aperto a base di piadina, cappelletti, spiedini di carne e altre prelibatezze. Persino le cose all’apparenza meno allettanti, come lavare i piatti o sparecchiare, se fatte in compagnia sono divenute divertenti. Forse vi chiederete: «Ma qual è il succo?». Eccolo.

Il racconto del campo

«Molto tempo fa il capo di una tribù indiana, Bisonte Nero, stabilì che i giovani pellerossa dovessero dare prova del loro valore trovando la piuma d’oro, nascosta nella foresta. Così i ragazzi attraversarono il lago con le loro canoe, ma appena toccarono il suolo sbucò fuori dal bosco un vecchio indiano, Falco Stanco, che chiese loro: Uno di voi può portarmi sull’altra sponda del lago? Sono vecchio e non riesco più a remare. I giovani indiani erano titubanti, ma alla fine si offrì Nuvola Rossa, che trasportò Falco Stanco. Sull’altra sponda l’anziano disse: Grazie Nuvola Rossa! Ho una cosa per te. Detto ciò, Falco Stanco tirò fuori nientemeno che… la piuma d’oro! Il nostro capo, Bisonte Nero mi ha detto che chi mi avrebbe trasportato sulla sua canoa sarebbe stato meritevole di questa». Questo racconto ci insegna che aiutare il prossimo è più importante che arrivare primi. E così siamo arrivati alla fine dell’avventura: domenica mattina la Messa ha avuto luogo nellau chiesa accanto al locale dove alloggiavamo, mentre durante il pomeriggio ci siamo salutati con una golosa merenda con gelato a volontà! Per questa meravigliosa esperienza vorrei ringraziare di cuore don Claudio/Bisonte Nero per averla organizzata, gli educatori Elisa, Davide, Jenny, Gloria e Martina (sperando di non dimenticare nessuno!) per averci supportato e sopportato, le fantastiche chef Mirna e Flora, aiutate dal sous chef Andrea e tutti gli amici con cui ho condiviso questo weekend. Grazie a tutti e… arrivederci al prossimo anno. Augh!

Mi è dispiaciuto quando abbiamo cambiato destinazione a causa dell’alluvione, ma è stato molto bello andare a Formellino.
Mi sono divertito con i miei amici perché abbiamo fatto tante attività divertenti come le bagnate e i tanti giochi organizzati da don Claudio, Martina, Gloria, Davide ed Elisa. È stata interessante la visita al cimitero di Ronco per visitare la tomba di padre Daniele Badiali che era un missionario in Perù, dove purtroppo è stato ucciso. Poi mi è piaciuto il fatto che abbiamo dormito per terra (sopra dei materassi n.d.r.) e ho dormito molto bene. Un giudizio: 10 e lode!

Alice Baldrati, Giacomo Gasparoni