E poi dicono che molti turisti sono rimasti a casa a motivo dei rincari verificatisi negli ultimi mesi. A questo proposito vi racconto la mia piccola esperienza di ieri. Aeroporto Malpensa. Arriviamo per tempo per un volo diretto Milano-Chicago che deve prendere uno dei miei figli. Il volo, in orario, è per le 15,10. Attorno alle 12,15 eravamo già pronti per pranzare assieme prima dei saluti. Mia moglie, mio figlio con la fidanzata e io. In quattro un boccone ce lo possiamo anche permettere anche in aeroporto, abbiamo pensato fin dai giorni precedenti. Ci siamo alzati prima dell’alba per arrivare in tempo e così è stato. In autostrada abbiamo trovato poco traffico e i collegamenti con l’aeroporto, anche se molto distante da Milano, sono ottimi.

Poco ospitali notiamo i gestori di uno dei posti di ristoro che si trova alla Food court, sopra l’ingresso per i gates A e B. La cortesia non fa difetto. La scortesia sta nell’avviso che annunciano a tutti i clienti: “Non vanno le linee internet. Occorre pagare in contanti”. Qualcuno ci prova con Satispay: stessa esposizione di una cartello scritto a macchina in apposito contenitore in plexiglass. Occorre pagare in contanti. E che conto, si potrebbe aggiungere. Noi per quattro insalatone confezionate e tre bottigliette di acqua da mezzo litro, come si può vedere dalla fotocopia dello scontrino, abbiamo speso 68 euro e 70 centesimi. Insalatone molto simili si pagano, e non costano poco, attorno ai cinque euro, un po’ ovunque, anche a Lisbona, come ho verificato nelle scorse settimane.

Non è finita qui. Alla scusa delle linee internet malfunzionanti già pochi ci credono, noi compresi. Al momento di saldare il parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto, il pagamento con il bancomat è volato via con i suoi otto euro in pochissimi istanti. Chissà perché? Alla faccia delle linee internet non funzionanti e di chi tenta in ogni modo di fare il furbetto.