Dopo tre anni di stop è tornata con immutato successo la Festa delle Streghe a Marradi o – come è stata ribattezzata quest’anno – il Black Circus! Circa 80 i figuranti che hanno animato la piazza del paese creando cinque postazioni a tema circo nero, arricchite da DJ set per far ballare ma, soprattutto, intrattenere con scherzi e “torture” gli oltre 3000 partecipanti arrivati sia dalla Toscana che dalla Romagna per riempire le vie del paese.

Fin dalle prime luci dell’alba di venerdì mattina si è iniziato ad allestire le postazioni con le scenografie frutto di un lavoro iniziato almeno 4 mesi fa: sono nati così il teatro dei burattini, la galleria degli spiriti del circo, la gabbia delle domatrici, l’ospedale dei pazzi e l’antro dei clown. Dalle associazioni organizzatrici dell’evento – ProLoco e MarradInventa – veniamo a sapere che sono state oltre 60 le maschere che si sono contese i premi  per il concorso “La maschera più bella” di gruppo, singola e bambini/ragazzi.

I figuranti delle varie postazioni hanno fatto il loro ingresso trionfale in una piazza già gremita accompagnati dai tamburi e dagli sbandieratori del Rione Verde di Faenza (freschi della vittoria del Palio del Niballo 2023) in una parata colorata e spaventosa… e il terrore è iniziato! Verso mezzanotte, poi, tutta la piazza si è spostata sul ponte centrale del paese da dove si è potuto vedere ardere il pagliaccio costruito sul greto del fiume per decretare la fine dell’incubo e l’apertura delle danze: la serata infatti si è conclusa in piscina dove si è ballato fino a mattino.

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L’idea di cambiare il vecchio nome e, di conseguenza, il tema dell’ormai consolidata festa delle streghe è stata di Luca Chiari, giovane consigliere della Pro Loco, che ha pensato così di approfittare dello stop obbligato dato dalla pandemia per far rinascere una festa storica in una veste nuova e diversa che ha comunque dato moltissimi spunti per maschere e travestimenti. A lui, aiutato da MariaEmilia Donati e da Enrica Cavina (rispettivamente vicepresidente e consigliere della Pro Loco), va l’onore della non scontata riuscita della manifestazione. 

Un plauso e un ringraziamento va alle decine di marradesi che hanno messo a disposizione, in questi mesi, il loro tempo per ideare, costruire, montare ma soprattutto smontare ciò che è servito a trasformare Marradi in un circo grondante sangue e paura. Come Luca ha specificato, senza ognuno di loro questa serata non sarebbe esistita.

(Katia Berretti)