Via San Martino a Faenza è ancora una grande distesa di polvere e fango. Se si lascia la strada principale e ci si avventura nei campi, a ogni passo si può rischiare di sprofondare giù mezzo metro. Da tanta desolazione che ha lasciato l’alluvione emergono però anche tanti segni di speranza. In questa via della prima campagna faentina sono arrivati da Padova camion e scavatori dell’impresa edile di Christian. Dopo l’alluvione stanno andando a dare una mano all’abitazione di Silvia, dove è presente anche una struttura per cani Home sweet home.

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Qui Christian e altri suoi dipendenti hanno trascorso diversi giorni a ripulire l’area dal fango. “La settimana prima di oggi eravamo stati a Faenza per dare una mano distribuendo panini ai volontari – racconta Christian -. Poi, conoscendo la Caritas diocesana, abbiamo deciso di tornare la settimana dopo con i nostri macchinari mettendoci a loro disposizione dove c’era bisogno. Così siamo finiti qua, tramite una loro segnalazione”. Non è la prima volta che l’impresa edile di Chrisitan dà una mano dove c’è bisogno. “Dieci anni fa ero stato a dare una mano al terremoto in Emilia – ricorda -. La mia sensazione è che qui la situazione sia più difficile. Ripulire le case dal fango è un’operazione lunga e i segni nel tempo rimangono. Sicuramente qui ho visto tanti segni che danno la forza di andare avanti, la gente non si perde d’animo”. Con lui tutta la struttura operativa della Caritas diocesana continua ogni giorno il proprio impegno.

via san martino alluvione

Samuele Marchi