Venerdì 30 giugno, nella saletta della Biblioteca Comunale di Marradi, è stato presentato il libro di Marco Burrini La ferrovia faentina, una analisi storica e sociale sulla strada ferrata Tosco Romagnola. Tante sono ile curiosità sciolte e opportunamente evidenziate e documentate attraverso una accurata ricerca tra i vari archivi storici degli enti e dei Comuni da questa attraversati. Per il Comune di Marradi un ringraziamento particolare è stato rivolto dall’autore all’archivista Mario Catani per la mole di documentazione soprattutto sanitaria e del carcere mandamentale da lui fornita.
La narrazione prevalentemente storica vede la nascita della storica ferrovia con il suo inserimento, da parte del Ministro Alfredo Baccarini, nella legge 29/7/1879 tra le linee nazionali principali, sino alle sue inaugurazioni definitive nei tre Tracciati del 1890 e dei 1893. Accurate le descrizioni di tutte le fasi operative, le direzioni tecniche, i primi appalti, gli espropri, le vertenze legali e l’avvio dei cantieri. Seguono gli elenchi di tutte le opere d’ arte: le stazioni, le case cantoniere, i muri di rinforzo e di controripa, i ponti, i viadotti, le gallerie, i pozzi, le finestre, icurricoli direzionali, e le sue 50 gallerie. Infine Burrini chiude con la consapevolezza da lui acquisita “che la Faentina sia tra le ferrovie italiane da porre sotto le pubblica tutela e sensibilizzare ciascuno nell’ opera di salvaguardia e valorizzazione di questo bene comune nell’ambito di un percorso storico e cuiturale, al quale spero questo lavoro abbia contribuito”.
ll volume, di ben 339 pagine, è corredato da numerose fotografie, citazioni da riviste e quotidiani, l’elenco delle fonti ed un’ampia cronistoria che spazia dal 1833 al 2018.
(Silvana Barzagli)