Con una nota stampa Caviro informa che l’incidente avvenuto questa mattina, alle 11.50 circa, all’interno dello stabilimento della società Caviro EXTRA di Faenza, che si occupa della trasformazione e dello stoccaggio di sottoprodotti derivanti dalle filiere vitivinicole e agroalimentari, non ha causato vittime o feriti e non risulta esserci nessun disperso.
Questo sito, ubicato nel territorio ravennate, è uno dei principali tra quelli del Gruppo CAVIRO insieme al sito ubicato a Forlì. Quest’ultimo non è stato coinvolto dall’accadimento e proseguirà nella ordinaria attività di confezionamento del vino.
Immediatamente dopo l’esplosione sono state attivate tutte le procure previste per la gestione delle emergenze e per l’evacuazione del sito e in pochi minuti tutti i lavoratori e le persone presenti sul posto sono state poste in sicurezza.
L’azienda ringrazia i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e le autorità che sono prontamente intervenute per coadiuvarci nella messa in sicurezza delle persone e degli impianti.
I sindacati esprimono preoccupazione e chiedono un incontro urgente ad azienda e istituzioni del territorio
Le organizzazioni sindacali di categoria, Flai Fai e Uila della provincia di Ravenna – unitamente alle confederazioni Cgil Cisl e Uil e alla solidarietà manifestata dai colleghi delle rispettive sigle sindacali di Forlì, dove l’azienda ha un altro centro produttivo – esprimono profonda preoccupazione rispetto al grave incendio avvenuto questa mattina alle distillerie Caviro nello stabilimento di Faenza.
“Da quanto apprendiamo da una comunicazione emessa in tarda mattinata dai Vigili del fuoco, impegnati sul posto con numerose squadre per domare l’incendio, nessuna persona risulta gravemente coinvolta e questo ci rincuora – commentano i tre segretari generali – ma l’attenzione da parte nostra resterà alta finché non verrà fatta luce sulle cause che hanno comportato questo incendio, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici che in quel momento si trovavano in turno.
Non possiamo esprimerci su quanto accaduto fino a quando le autorità competenti non avranno concluso le loro indagini e, in attesa che questo avvenga, avanziamo già la richiesta di un incontro alla direzione aziendale di Caviro oltre che alle istituzioni del territorio, in quanto siamo molto preoccupati, oltre che per i danni strutturali e occupazionali, anche per l’impatto ambientale sulla comunità di Faenza”.