Situazione drammatica a Faenza, a seguito dell’alluvione del Fiume Lamone che ha sommerso parte della città e sta lasciando isolate intere zone. Il Borgo Durbecco è stato duramente colpito: sono dovuti intervenire i vigili del fuoco a prestare soccorso tramite gommoni ma sono segnalate forte criticità anche nella zona del Ponte Rosso, Orto Bertoni e nella zona di via Lapi.

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Alluvione a Faenza: il punto della situazione

La pioggia ha bagnato con insistenza tutto il territorio romagnolo dal pomeriggio del 1° maggio fino alla mattina del 3 maggio. Per dare un’idea della portata dell’evento metereologico, nel mese di Aprile (particolarmente secco) sono caduti complessivamente 10,8 mm di pioggia. A Gennaio, un mese particolarmente piovoso il pluviometro ha segnato il picco di 89,8 mm. In questi ultimi due giorni sono caduti complessivamente ben 104,6 mm di pioggia.

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I dati raccolti dalla stazione meteo (Fonte Osservatorio Meteo Faenza Torricelli)

Nell’arco delle ore, l’acqua si è accumulata negli invasi e nei fiumi fra cui il Lamone, causando una piena che ha raggiunto il livello di allerta rosso alle 19.00 ca di martedì 2 maggio (con il Lamone oltre quota 8 metri). Sebbene in zona non sia stato rilevato il cedimento di alcun argine, il sistema fognario non ha retto l’enorme e imprevedibile quantitativo d’acqua, creando accumuli nelle zone adiacenti al fiume, invadendo cantine e il piano terra di molte abitazioni.

Secondo il rischio alluvione della regione Emilia Romagna, la zona del Borgo ovvero via Cimatti, via Silvio Pellico, via D’Azeglio, è, difatti, una di quelle con il rischio più alto. Così come l’area adiacente al fiume, verso il centro della città come via Renaccio e via Lapi.

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Rischio alluvione potenziale – Fonte Regione Emilia Romagna

Le disposizioni di sicurezza per la città

A seguito dell’allerta il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e il servizio Nido nel territorio comunale e ha esortato i cittadini a rimanere nelle case per facilitare i soccorsi. 

Vigili del Fuoco dal Veneto e dalla Lombardia sono in arrivo sul territorio, in supporto alle locali forze dell’ordine e la macchina amministrativa è in azione per garantire la sicurezza della popolazione. Sono inoltre state chiuse al transito le seguenti strade: 

  • viale Assirelli (SS9) tra rotatoria Donatore di Sangue e via Batticuccolo;
  • Via Cimatti tra via Silvio Pellico e via Santa Lucia;
  • via Silvio Pellico tra via Cimatti e via Pantoli;
  • SP 16 via Don Giovanni Verità tra Ponte Rosso/via Renaccio e via Sarna (chiusura SP 16 da via Borgo Tuliero);
  • via San Martino tra Ponte Rosso e via Sbirra – nella notte evacuate circa 30 famiglie da borghetto Fornace;
  • ponte delle Grazie
  • via Ponte Romano;
  • via Lapi tra via Mazzanti e via Renaccio;

Per necessità di evacuazione e aiuto il numero da contattare è il 115. Per ogni altra informazione, è possibile chiamare lo 0546 691313 o il 335 1304981

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Al momento il livello del fiume sta diminuendo: alle ore 10 circa il livello idrometrico del Lamone era sceso di 10 cm rispetto al picco massimo raggiunto (8.07 metri) mentre il livello del Marzeno risultava in calo di 55 cm rispetto al livello massimo (6,27 metri, è comunque ancora circa 70 cm oltre il livello 3 di allerta).

Dunque, salvo nuovi eventi metereologici piovosi nell’arco della giornata, la piena dovrebbe passare e l’acqua ritirarsi.

Intanto nelle aree più colpite alcuni hanno cercato rifugio ai piani alti e i vigili del fuoco stanno attualmente intervenendo per fornire soccorso. Alcune persone hanno utilizzato i kayak per spostarsi tra le auto sommerse e aiutare i vicini.

Alle ore 15.00 è stata convocata una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione in città e sui soccorsi.

Quando e perchè si parla di alluvione ed esondazione

Un’alluvione si verifica quando l’acqua invade una porzione di terreno che solitamente ne è priva, ad opera di fiumi, corsi d’acqua montani. Le precipitazioni, in particolare piogge abbondanti o prolungate, possono avere effetti significativi sulla portata di fiumi, torrenti e canali, come quanto successo al fiume Lamone, causando esondazioni, straripamenti o rompimento degli argini. 

Queste situazioni spesso costringono le persone ad abbandonare le loro abitazioni, come sta avvenendo per la piena che interessa la città, per un certo periodo, rappresentando un potenziale rischio per la salute umana, il patrimonio culturale e le attività economiche.

Il rischio alluvionale è la combinazione tra la probabilità di verificarsi di un’alluvione e le sue potenziali conseguenze negative. Anche se le alluvioni sono fenomeni naturali che non possono essere impediti, le loro conseguenze negative possono essere ridotte.

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I suggerimenti utili da seguire nei casi di esondazione e allagamento

Di seguito vengono riportate alcune indicazioni utili per coloro che stanno vivendo una situazione di allagamento e sono bloccati in casa. Si tratta di suggerimenti non obbligatori ma utili a mantenere la situazione il più possibile sotto controllo.

  • Segui costantemente l’evoluzione delle condizioni meteorologiche locali e generali attraverso la Protezione Civile e il Comune.
  • Cerca rifugio nei piani alti dell’edificio e nelle stanze più lontane dai versanti. Non soggiornare o dormire al piano terra, nei seminterrati o nei sotterranei. Aiuta bambini, anziani e disabili a raggiungere luoghi sicuri.
  • Esci solo se necessario, evitando zone note per essere alluvionabili o soggette a frane. Informa i tuoi familiari, parenti o amici sui tuoi spostamenti.
  • Valuta se, come e dove mettere al sicuro l’auto o altri beni di valore, ma non farlo se sta piovendo o se torrenti e fiumi sono in piena. Non attraversare ponti su torrenti e fiumi in piena e non percorrere strade vicino a pareti rocciose o lungo versanti interessati da frane note.
  • Proteggi i locali al piano terra con paratie o sacchi di sabbia e chiudi le porte di cantine, seminterrati, sotterranei e garage. Non usare l’ascensore, i montacarichi o le scale mobili: potrebbero bloccarsi per mancanza di energia.
  • Segui le indicazioni fornite dalle autorità locali (Sindaco, Presidente della Regione, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine).
  • Accendi la radio o la TV e connettiti ad internet per avere informazioni aggiornate sull’evoluzione delle condizioni meteorologiche, idrologiche e geologiche.
  • Limita l’uso del telefono alle chiamate di emergenza.
  • Non scendere in strada, nei seminterrati, nelle cantine o nei garage per prendere o mettere al sicuro beni e oggetti.
  • Se ti trovi all’aperto, allontanati dalle zone allagate, dai torrenti, dai fiumi e dagli argini. Cerca di raggiungere posizioni elevate, i piani alti di edifici sicuri o le aree di raccolta.
  • Non sostare lungo i ponti o gli argini a guardare i fiumi e i torrenti in piena: potrebbero esondare improvvisamente.
  • Non passare o sostare nei sottopassi o nelle zone che potrebbero essere sommerse dalle acque.
  • Se noti problemi o anomalie nei fiumi, nei torrenti, negli argini o nei versanti, informa le autorità se ti è possibile farlo.
  • Se la tua abitazione viene inondata dall’acqua o colpita da una frana, avverti immediatamente le autorità e chiudi l’acqua, il gas e l’elettricità. Non toccare o manipolare oggetti elettrici con le mani o i piedi bagnati: potresti rimanere folgorato.

Francesco Ghini