Le associazioni dell’artigianato e del commercio della Bassa Romagna hanno presentato un documento unitario con obiettivi strategici condivisi per sollecitare l’agenda di lavoro dei Comuni e dell’Unione dei Comuni per il prossimo futuro.

Un futuro che vedrà anche i Comuni dell’Unione impegnati in un delicato passaggio elettorale perché nel 2024 andranno a naturale scadenza i mandati di quasi tutti i sindaci.

Per Confartigianato, Confcommercio Ascom, Confesercenti e CNA, il 2023 sarà un anno ancora complicato per la tenuta delle aziende, e gli enti locali sono chiamati ad ogni sforzo per non appesantire oltremodo la pressione fiscale ed affiancarle con la massima attenzione all’efficienza della macchina burocratica ed amministrativa. E le elezioni non dovranno essere fonte di stallo nell’azione delle pubbliche amministrazioni.

foto 4 presidenti
I presidenti delle quattro associazioni

Questi alcuni punti salienti del documento presentato:

  • L’Unione dei Comuni è ritenuta un’esperienza da valorizzare e da portare a compimento, per cui si chiede di completare il conferimento dei servizi. Il sostegno alle imprese attraverso bandi specifici e agevolazioni fiscali è una necessità per garantire la tenuta di un tessuto produttivo forte e innovativo e di quella rete commerciale particolarmente sofferente per imposte locali e caro affitti.
  • Il Piano Urbanistico Generale è la grande attesa e il grande assente: non c’è stata finora adeguata condivisione e informazione riguardo uno strumento fondamentale per le scelte di sviluppo, che deve contenere scelte chiare per definire regole adeguate ai bisogni attuali. Uno strumento rapido, flessibile e utile al vero sviluppo e alla riqualificazione dei centri storici come delle aree produttive con una forte attenzione alla sostenibilità.
  • Per quanto riguarda le potenzialità turistiche la Bassa Romagna può esprimere una sua vocazione, ma occorre fare squadra e lavorare sull’identità e sulla qualità degli eventi, dotandosi anche di strumenti utili alla vendita di un vero e proprio prodotto turistico.
  • Sul PNRR e i grandi investimenti gli imprenditori chiedono progetti utili che privilegino il miglioramento dei collegamenti stradali e la mobilità ciclabile fra territori.

Le associazioni imprenditoriali poi fanno esplicito riferimento ad alcune emergenze su cui incidere maggiormente e dare risposte alle imprese. In particolare si chiede di completare la digitalizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi, di attuare un welfare che possa sempre più aiutare la effettiva conciliazione vita-lavoro, di avvicinare il mondo del lavoro alla formazione e orientamento professionale.

Un ulteriore punto è dedicato a legalità e lotta all’abusivismo, una piaga sempre più delicata che richiede una forte collaborazione per dare risposte concrete alle tante attività coinvolte. Il documento delle associazioni si conclude richiamando i temi della partecipazione e concertazione, fondamentali in chiave di rappresentanza e di fattivo supporto alla politica locale.

Le imprese della Bassa Romagna intendono far sentire la propria voce mettendosi a disposizione come interlocutori, indicando la strada da percorrere e soprattutto la velocità da mantenere.

Sono anni cruciali per la tenuta di imprese e attività, nei prossimi mesi si può decidere lo sviluppo o la recessione di quest’area geografica che ora è caratterizzata da un forte radicamento imprenditoriale basato su alcune filiere produttive strategiche.

I temi del lavoro e dell’identità devono essere prioritari nell’agenda della politica locale ricercando attrattività, sostenibilità e innovazione.