L’atletica mondiale piange una delle sue più grande leggende. A 76 anni è scomparso Dick Fosbury, l’atleta statunitense medaglia d’oro alle Olimpiadi di Messico 1968 e inventore della tecnica che avrebbe cambiato per sempre il salto in alto.

La conferma è arrivata dal suo agente Ray Schulte: “È con grande dolore che devo comunicare la notizia che l’amico e assistito di lunga data Dick Fosbury si è spento serenamente nel sonno domenica mattina presto dopo una ricaduta del linfoma”.

Nel 2023 sono cinquantacinque anni dall’Olimpiade di Città del Messico: Fosbury fu il protagonista di un evento ancora vivo nel mio cuore, testimoniando come il coraggio e la sfida per gettarsi oltre l’ostacolo possano cambiare il mondo.

Richard Douglas “Dick” Fosbury, di Portland, Oregon (Stati Uniti), era nato nel 1947 e all’epoca delle olimpiadi messicane aveva 21 anni. Vinse la medaglia d’oro con la misura di 2,24, stabilendo il record olimpico (non sarà mai recordman mondiale), ma passò alla storia per aver inventato un nuovo modo di saltare: scavalcava l’asticella passandoci sopra con la schiena anziché con il ventre, come si faceva dalla fine degli anni Cinquanta.

Quella di Fosbury fu una rivoluzione che può essere definita epocale. Fino a quel momento tutti gli stili usati per saltare più in alto (Lewden, Horine e, ultimo, lo stile ventrale) prevedevano che il saltatore vedesse l’asticella nel momento in cui la scavalcava e che effettuasse il movimento per superarla o sfiorandola con le anche o ruotandole sopra (ventrale).

Con lo stile di Fosbury l’atleta superava l’asticella al momento del salto sfiorandola con la schiena. Il salto con questo stile è inelegante e innaturale, richiede una rincorsa fatta di gran velocità. E’ l’esplosione della potenza dell’atleta che tramuta la velocità in spinta verso l’alto. L’arrivo a terra avviene inoltre sempre sulla schiena, cosa che implica l’impiego di materassi altissimi dove far planare il saltatore, se si vuole evitare che vada a lesionarsi la colonna vertebrale.

Oggi tutti i saltatori, uomini e donne, usano il Fosbury: i record sono poi a misure stratosferiche (ora è detenuto dal cubano Javier Sotomayor con 2,45 saltato a Salamanca, Spagna, il 27 luglio 1993), in gran parte merito dell’applicazione dello stile inventato da Dick Fosbury.

Nel corso del tempo è stato aggiunto poco a quello stile: la rincorsa non è rettilinea ma disegna una curva, l’atleta supera l’asticella col braccio destro (se destrimane) e successivamente con la schiena, le gambe vengono lanciate verso l’alto quando sono al sommo dell’asticella, per spostare il corpo all’indietro ed evitare che cada sopra l’asticella.

Insomma, il cambiamento epocale l’ha fatto Fosbury e gli altri hanno fatto ritocchi e integrazioni destinati a migliorare la prestazione primaria: scavalcare l’asticella con la schiena.

Abbiamo bisogno, soprattutto in questo momento, di rivoluzionari come Dick Fosbury che guardino al progresso pacifico dell’umanità: che il cielo, dove sei volato ancora più in alto, ti sia lieve.

Tiziano Conti

Dick Fosbury Wikipedia