Il Consiglio comunale di Sant’Agata sul Santerno, nel corso della seduta del 10 marzo, ha approvato il bilancio di previsione 2023-2025, l’ultimo bilancio pieno dell’attuale mandato amministrativo.

«Nella complessa e difficile congiuntura, gli obbiettivi principali sono stati la salvaguardia della continuità dei servizi e il sostegno agli investimenti sul patrimonio, con la consueta grande attenzione alla tenuta in ordine e sicurezza dei conti pubblici – ha sottolineato il sindaco Enea Emiliani -.

In assenza di adeguati sostegni statali o europei agli enti locali, solo le economie di scala della virtuosa gestione associata nell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e l’attenta e continua revisione della spesa ci hanno permesso di ponderare e contenere i necessari aumenti fiscali e tariffari attestandoci ben al di sotto dell’inflazione reale».

Previsti investimenti per oltre 5 milioni di euro

Nel triennio sono previsti oltre 5 milioni di investimenti per la tenuta in ordine e lo sviluppo del patrimonio comunale, in parte già finanziati (adeguamento sismico del municipio, ampliamento del cimitero, manutenzione strade, rinnovo dell’illuminazione pubblica, manutenzioni straordinarie degli impianti sportivi), in parte candidati su bandi regionali, statali o europei (adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola elementare e dell’asilo nido).

La seduta del Consiglio comunale è iniziata con la commemorazione dei morti nella tragedia di Cutro, per non restare indifferenti e sfuggire al rischio di assuefazione alle tante tragedie che avvengono nel Mediterraneo.

Durante la commemorazione sono stati richiamati i nomi, i volti e le storie personali di alcuni bambini, donne e uomini che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa per un futuro migliore.

È stato inoltre presentato dal gruppo Insieme per S. Agata un ordine del giorno dal titolo «Sostegno e solidarietà per il rispetto dei diritti e della libertà delle donne in Iran», che ha voluto prendere posizione condannando le violenze subite dalle donne in Iran e nel mondo e affermare l’impegno, anche nelle realtà locali, a perseguire con convinzione le pari opportunità tra uomo e donna.