La ventiquattresima edizione del Crossroads porta a Russi, nel Teatro Comunale (via Cavour 10), due imperdibili appuntamenti con la musica jazz.
Un festival itinerante per “esploratori” della musica ma anche del territorio: la rassegna musicale si svolgerà dal 3 marzo al 27 luglio 2023 proponendo oltre 60 concerti distribuiti su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, con tappe in oltre venti comuni.
Il Comune di Russi ospita SARAH JANE MORRIS & SOLIS STRING QUARTET il 12 aprile e ENRICO RAVA & MAURO OTTOLINI BRASS ENSEMBLE il 30 aprile, sempre alle 21.
Gli artisti che si esibiranno a Russi
Sarah Jane Morris, inglese di Southampton, dove è nata nel 1959, è riuscita ad affermarsi con eguale fortuna in generi assai diversi come il jazz, il pop, il rock e l’R&B: merito del suo approccio canoro capace di passare dal sofisticato al viscerale, nonché dell’estrema estensione (quattro ottave), il perfetto controllo ritmico e l’intonazione millimetrica della voce.
Attivo dal 1991, il Solis String Quartet è una formazione dalla spiccata poliedricità, dedita a un melting pot stilistico che abbraccia classica, jazz, world music, pop e musica contemporanea.
Questa versatilità ha permesso al quartetto di collaborare con artisti internazionali come Dulce Pontes, Andreas Vollenweider, Pat Metheny, Richard Galliano, Maria João, Omar Sosa, Noa oltre che con innumerevoli star della musica italiana (Gianna Nannini, Claudio Baglioni, Adriano Celentano, Ligabue, Daniele Silvestri, Elisa, Rossana Casale, Michele Zarrillo, Peppe Servillo, Max Pezzali, Ornella Vanoni, Negramaro, Premiata Forneria Marconi, Stadio, Avion Travel, 99 Posse).
Enrico Rava torna a eseguire un progetto monografico su Lester Bowie, per lui una sorta di fratello spirituale.
Era già accaduto una decina di anni fa con il Parco della Musica Jazz Lab. Quell’esperienza ora si aggiorna: Mauro Ottolini, che aveva curato tutti gli arrangiamenti, diventa co-leader.
L’organico è sempre ampio, focalizzato su molteplici fiati, ma con una diversa strumentazione per la ritmica, nella quale emergono le predilezioni timbriche di Ottolini (il sousaphone, le chitarre ortodosse e le invenzioni di Enrico Terragnoli).
Tra Rava e Lester Bowie, lo storico trombettista e co-fondatore dell’Art Ensemble of Chicago, corre un evidente fil rouge stilistico.
Ma una simile sintonia pare esserci anche tra la musica di Bowie e le sonorità messe in campo dalla penna di Ottolini, coi loro colori rutilanti, gli innesti sorprendenti, gli impasti visionari.