L’album d’esordio dei Beatles, pubblicato in Inghilterra esattamente sessant’anni fa, fu registrato nello Studio di Abbey Road (Londra) nel corso di una seduta interminabile, lunedì 11 febbraio 1963. Il loro produttore George Martin fu sorpreso dalla resistenza del gruppo che continuò ad incidere molto più a lungo di quanto avessero previsto, saltando anche la pausa pranzo.

La seduta di registrazione dell’11 febbraio, che era proseguita per l’intera giornata, costò 400 sterline. La sera, quando fecero finalmente una pausa per andare in mensa, George Martin annunciò che avevano bisogno di un ultimo pezzo per completare il 33 giri: i quattro ragazzi optarono per “Twist And Shout”, brano portato al successo negli U.S.A. nel 1962 dagli Isley Brothers. Alle ore 22.00, dopo aver registrato per tutto il giorno, la voce di John Lennon era stata messa duramente alla prova, anche come conseguenza di un fastidioso raffreddore, così mangiò delle caramelle e cantò il brano tutto d’un fiato per due volte. 

Il gruppo incise per questo LP 14 brani di cui 8 erano composizioni originali (McCartney – Lennon) e 6 cover di altri autori che facevano parte del repertorio di quel periodo dei quattro ragazzi di Liverpool. Fatta eccezione per “Love Me Do” e “P.S. I Love You”.

L’album d’esordio dei Beatles rappresentò nel 1963 una grande novità sul mercato discografico. Gli artisti dell’epoca erano infatti soliti pubblicare le loro uscite in formato 45 giri (i famosi singoli, due canzoni, una per lato) e successivamente pubblicare un LP (Long Playing) o 33 giri, che altro non era che una raccolta di canzoni già uscite precedentemente su 45 giri. I teen ager dell’epoca avevano scarse disponibilità finanziarie per cui il formato 45 giri (più economico) era sicuramente un bene di consumo di più facile accesso rispetto al più costoso Lp . All’epoca solitamente gli album in 33 giri erano pubblicati da artisti destinati ad un pubblico più maturo (… e facoltoso), basti pensare a Frank Sinatra e ad Ella Fitzgerald

Per la prima volta un gruppo musicale inglese riversava su un solo album ben 14 canzoni (7 per lato) rispetto alle solite 12, che conteneva ben 8 composizioni originali. Se oggi sembra una cosa scontata, all’epoca non lo era affatto. Anche da questo punto di vista i Beatles furono i precursori di un modo di produrre, confezionare e vendere musica che da lì a pochi anni avrebbe di fatto spianato la strada al rock-pop inglese.

La copertina fu opera del fotografo Angus McBean e ritrae i Beatles che si sporgono dalla ringhiera della tromba delle scale della sede della EMI a Londra presso Manchester Square.  I Beatles poi si sciolsero nel 1970: l’evoluzione della loro musica: in otto anni di carriera (1962-1970) i Beatles hanno contribuito ad un cambiamento radicale nella cultura e nella musica e della società.

Di seguito la versione di “Please Please Me” contenuta nell’album, nella sua semplicità resta una canzone epocale; dopo 55 anni continua ad affascinare e ad emozionare:

https://www.youtube.com/watch?v=q3NTVkHwD5I

Per noi, che allora eravamo bambini o poco più, iniziava una pagina indimenticabile della musica, che ancora oggi ricordiamo con ammirazione e un po’ di nostalgia!

Tiziano Conti

Please please me Copertina