Giovedì 16 febbraio alle 10 di mattina è morta suor Scolastica (Maria Giovanna Alpi) a 82 anni dopo mesi di malattia. A darne l’annuncio sono le suore del Monastero Sant’Umiltà di Faenza. “Tantissime le persone che hanno avuto modo di conoscerla e amarla come insegnante e portinaia qui, nel Monastero di Faenza; poi in quello di Bagno a Ripoli, a fianco di Madre Imelde – scrivono le suore -. Ci troveremo questa sera, giovedì 16 febbraio alle 18.30 nella chiesa del Carmine di Faenza per la preghiera del Rosario con cui l’accompagneremo davanti al Trono dell’Altissimo”.

Il vescovo monsignor Mario Toso ha assicurato la propria preghiera per il ritorno alla Casa del Padre di suor Scolastica. Venerdì 17 febbraio la chiesa del Carmine è aperta alle visite dalle 15 alle 19. Le esequie per suor Scolastica saranno celebrate sabato 18 febbraio alle 10.30 presiedute dall’abate generale della Congregazione. Seguirà la tumulazione al cimitero dell’Osservanza. Le offerte raccolta in memoria di suor Scolastica verranno destinate al Monastero dell’India, da lei tanto amato, dove oltre 30 giovani seguono il cammino monastico sulle orme di san Benedetto.

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Il ricordo della Scuola Sant’Umiltà di Faenza

Oggi suor Scolastica è salita alla Casa del Padre.

La notizia è arrivata a Scuola nella mattinata e ha colpito tutti; molti di noi la ricordano insegnante determinata e ironica, molti la ricordano in portineria ad accogliere i bambini e i ragazzi al loro ingresso la mattina e a salutarli al termine delle lezioni o a trattenersi con qualcuno i cui genitori erano in abituale ritardo…

Suor Scolastica era una persona speciale, aveva uno sguardo attento, conosceva i bambini e i ragazzi che le passavano davanti, e anche i loro genitori; bastava uno scambio di battute per capire che il suo sguardo andava in profondità, che non si fermava alla superficie, ma coglieva le sfumature; si capiva che era abituata a cogliere i cambiamenti che gli anni della crescita inevitabilmente portano. All’uscita di scuola, dopo una mattina seduti al banco, galvanizzati da qualche bel risultato o agitati per qualche sconfitta, quando la corsa degli studenti verso l’uscita è sempre difficile da contenere, suor Scolastica in portineria sapeva arginare e trattenere, con qualche battuta e qualche inevitabile durezza.

I bambini di allora, oggi uomini e donne, la ricordano con affetto e non raramente è capitato che ne chiedessero notizia, pur quando ormai da tempo si era allontanata dal prezioso servizio della portineria, rendendosi disponibile per altri incarichi che il suo amato Monastero le ha negli anni chiesto di rivestire. C’è una frase che rimarrà nel cuore di tanti genitori: “Come stanno i bambini di un tempo oggi uomini e donne?” Nel tono con cui faceva questa domanda si coglieva la speranza che la risposta fosse: “Stanno bene e sono uomini e donne capaci di donare ad altri quanto hanno ricevuto”.

Ecco allora il nostro grazie a suor Scolastica che ha vissuto e fatto vivere la Comunità della nostra Scuola come luogo di accoglienza per i piccoli e per i grandi; sentiremo su di noi il suo sguardo attento e ironico e ricorderemo che, assieme a tanti altri, ci ha aiutato nel nostro cammino di crescita umana e spirituale.

La Scuola di Santa Umiltà