“Non ci sono altre Pinacoteche che riassumono così bene il Medioevo e il Rinascimento romagnolo come Faenza”, parte da questa consapevolezza l’avventura di Roberta Bartoli alla Pinacoteca Comunale di Faenza. Sarà lei la consulente esterna per le collezioni d’arte: storica dell’arte di fama internazionale, Bartoli è risultata vincitrice della selezione pubblica che l’amministrazione faentina aveva indetto per l’ incarico di consulenza scientifica e supporto nella cura delle collezioni della Pinacoteca comunale per il biennio 2023-24. Nel suo ricco curriculum, Roberta Bartoli può vantare incarichi e collaborazioni con alcuni tra i più prestigiosi musei al mondo e docenze universitarie. L’incarico, dal primo gennaio del 2023 al 31 dicembre del 2024, avrà un compenso di 60mila euro per i due anni.

Comunicazione digitale e legami con altri musei: i primi passi sui cui lavorare

Roberta bartoli

Il rapporto tra Bartoli e Faenza risale agli anni giovanili, quando la studiosa allacciò i primi contatti con l’allora direttore Sauro Casadei ed è culminato con la pubblicazione della tesi di laurea dedicata a quel Biagio d’Antonio Tucci che tanta importanza, sia per numero sia per qualità delle opere, ricopre nelle collezioni della Pinacoteca di Faenza. Bartoli si occuperà ora prevalentemente della conservazione e cura delle collezioni nonché della valorizzazione e studio delle raccolte. Dopo la rigenerazione dello spazio, la realizzazione del nuovo allestimento e l’impostazione di una nuova immagine coordinata, l’avvio di questa collaborazione rappresenta un altro importante passaggio per il rafforzamento dell’istituto culturale.

“Per me è stato naturale propormi al bando del Comune di Faenza – spiega Bartoli alla presentazione -. Oltre al legame sentimentale che mi lega alla città per i miei studi giovanili, nelle ultime fasi del nuovo allestimento della Pinacoteca ho avuto il privilegio di vedere il bel lavoro svolto, e di cui c’è stato un plauso unanime“. I primi step su cui lavorare? Bartoli indica come prioritari il mondo digitale e della comunicazione, per far conoscere di più all’esterno il valore delle collezioni. “In un mondo moderno non si può vivere senza un sito web efficace – spiega -. Sono state già avviate procedure per realizzarlo, ma sarà importante sviluppare anche dei contenuti di qualità legati alle opere d’arte. Specializzandi universitari di Bologna si stanno già occupando della stesura di cataloghi e testi per far conoscere il valore delle nostre collezioni. Poi sarà fondamentale sviluppare nuove relazioni con altri musei romagnoli e regionali per avviare iniziative comuni di spessore”.

Roberta Bartoli: una carriera internazionale

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Foto Samuele Marchi.

Originaria di Cesena, esperta in Rinascimento, Roberta Bartoli vanta una grande esperienza internazionale. Si è formata al liceo Monti di Cesena e si è poi laureata a Firenze con Mina Gregori con una tesi dal titolo Biagio d’Antonio Tucci: marchio di fabbrica o pittore?, pittore di rilievo anche per Faenza, e ha conseguito dottorato all’Università di Pisa. Senior Mellon Fellow al Metropolitan Museum di New York nel 2003, nello stesso anno è stata nominata membro d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze. Negli anni 2010–15 è stata fellow curator al Department of Prints & Drawings del Minneapolis Institute of Arts, e visiting professor di storia dell’arte alla University of Minnesota. Nel 2016, ha tenuto corsi alla Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, e dal 2018 collabora al Master in Cultural Diplomacy dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, come docente e membro dell’Advisory Board.

E’ anche nota per essere moglie di Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze.

Il sindaco Massimo Isola: “Si apre una fase nuova per la Pinacoteca”

Roberta bartoli presentazione
Da sinistra il sindaco Isola, Roberta Bartoli e Benedetta Diamanti.

“La Pinacoteca rappresenta per la società faentina un punto di riferimento importante – ha detto il sindaco Massimo Isola -. E’ uno dei simboli che ha dato vita alla città che conosciamo, promuovendo l’idea di bellezza e di bene pubblico. Ora per la Pinacoteca parte una fase nuova: dal 2019 è nata una riflessione importante sia a livello organizzativo sia di contenuto e d’immagine. La sua funzione non deve essere solo di presa in cura della propria storia, ma deve avere anche una potenzialità espansiva culturale e turistica”. All’interno di questo percorso di ricollocazione della Pinacoteca !per fare un ulteriore salto di qualità – continua il primo cittadino – era importante avere uno sguardo che ci aiutasse a entrare con ancora più forza nel dibattito culturale nazionale e internazionale. Da qui nasce la collaborazione con Roberta Bartoli, in una fase molto importante per collocare Faenza come città di cultura ad alto livello”.

In 6 hanno partecipato alla procedura selettiva del Comune

pinacoteca faenza

“A dicembre 2021 abbiamo inaugurato la Pinacoteca nel suo nuovo allestimento ed eravamo consapevoli di essere all’inizio, e non alla fine, di un percorso – aggiunge la dirigente del Settore Cultura, Benedetta Diamanti -. La collaborazione con Roberta Bartoli è uno step molto importante. Abbiamo ricevuto sei candidature al bando di affidamento dell’incarico, e la commissione ha selezionato i tre curricula più interessanti svolgendo poi un colloquio con ciascun candidato il 28 ottobre scorso”. L’affidamento di questo incarico di consulenza si inserisce, come detto, all’interno di un percorso più ampio. “Dal Comune sono stati avviati molto sforzi sull’istituto culturale più antico di Faenza per renderlo sempre più protagonista – prosegue la dirigente -. C’è ancora grande lavoro da fare, penso per esempio alla presenza della Pinacoteca sui linguaggi digitali che la stessa Bartoli ha indicato come prioritari”.

Foto Samuele Marchi