Roma avvolta nella nebbia accoglie i fedeli giunti da tutto il mondo per i funerali dl papa emerito Benedetto XVI. È ancora buio e fa freddo (foto sotto) quando ci si muove per raggiungere piazza San Pietro. L’accesso è blindato con rigorose misure di sicurezza che ne rallentano il flusso. Le basse temperature colgono di sorpresa anche gli addetti ai lavori che si trovano impreparati dopo le miti giornate vissute nella capitale fino a ieri sera.
I tedeschi sono in grande maggioranza, assieme agli italiani. Fin dalle 5 molti si sono messi in coda per raggiungere i primi posti vicini al sagrato della basilica. Alla fine la piazza non si riempie del tutto, come era atteso (foto sotto). Sono comunque decine di migliaia coloro che partecipano alla Messa presieduta da Francesco che cede la presidenza al cardinale Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio.
I giornalisti accreditati sono più di mille e vengono da ogni parte del pianeta. I fotografi e i cineoperatori si accalcano sulla terrazza del braccio di Carlo Magno per catturare dall’alto un’immagine che possa rimanere nella memoria di quanti non hanno vissuto di persona questo evento che rimarrà nella storia. Il funerale di un Papa, anche se emerito, celebrato da un altro Papa che ebbe un solo precedente all’inizio del 1800 con i due Papi cesenati Pio VI e Pio VII, come abbiamo scritto ieri (cfr pezzo a fianco).
La celebrazione si svolge nel silenzio e nel raccoglimento. Al momento dell’ingresso della bara con il corpo di Joseph Ratzinger, dalla folla si è levato un applauso, così come anche quando il fido segretario, monsignor Georg Ganswein, pone il libro del Vangelo sul legno che contiene le spoglie del Pontefice tedesco.
L’omelia di papa Francesco pone l’accento sulla dedizione, anche se non tratteggia la personalità di Benedetto XVI come qualcuno si sarebbe potuto attendere. Bergoglio ricorda “l’amore che non si perde” e “la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni”.
Al termine della Messa (foto sotto) si levano diverse richieste di “Santo subito” e alcuni applausi che fanno tornare alla memoria il funerale di Giovanni Paolo II. Papa Francesco rende omaggio alla salma poco prima che questa venga portata all’interno della basilica. Il momento è breve e intenso, accompagnato da altri applausi della folla che segue tutto, fino al termine, con raccoglimento e devozione, come avrebbe chiesto Benedetto XVI capace di trascorrere gli ultimi dieci anni della sua esistenza nel silenzio e nella preghiera. Come accaduto oggi in questi funerali sobri e solenni al tempo stesso, secondo il volere di Ratzinger, il Papa teologo che qua oggi molti invocano se non ancora santo, almeno come Magno.
Francesco Zanotti