La Carta delle collezioni di rete. È stata presentata venerdì 18 novembre scorso, all’interno della suggestiva cornice di Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo, alla presenza dei rappresentanti delle quattordici biblioteche dello Sdimm (Servizio documentario integrato del Mugello e Montagna fiorentina) e degli amministratori locali. La redazione di questo testo di oltre 150 pagine ha richiesto ai bibliotecari e a tutti coloro che se ne sono occupati un lavoro di due anni. Questo documento non solo restituisce lo stato attuale del patrimonio delle 14 biblioteche afferenti allo Sdimm, ma entra nel dettaglio del lavoro del bibliotecario e pone degli obiettivi di sviluppo triennali.

Nel libro, presto disponibile per chi volesse consultarlo in biblioteca, viene spiegato il processo che porta alla selezione e acquisto di un libro, alla sua promozione e valorizzazione e il suo scarto. Tutto questo fa seguito a una prima parte ricca di dati statistici, volti a fotografare lo stato delle biblioteche in merito a fruizione e prestiti. I dati, che prendono come riferimento l’anno 2019, sono davvero lusinghieri per la biblioteca di Marradi: a fronte infatti di un calo demografico nel nostro comune del 10% negli ultimi dieci anni, la nostra biblioteca conta 382 utenti attivi, cioè persone che nel corso dell’anno abbiano fatto almeno un prestito, e questo corrisponde al 13% della popolazione marradese residente. Un dato che ci colloca al quarto posto per indice di fidelizzazione (quanti materiali vengono presi in prestito dagli utenti in un anno) e primi nel prestito di dvd con una percentuale sul totale dei prestiti del 12%, dato nettamente superiore alla media delle altre biblioteche. I nostri locali risultano frequentati da tutte le fasce d’età con una prevalenza nella fascia dai 25 ai 64 anni.

Gli ottimi risultati raggiunti localmente ma anche a livello di sistema sono senza dubbio il frutto delle tante attività che vengono promosse nel corso dell’anno anche in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado e grazie ai fondi messi a disposizione da regione, comuni e, negli ultimi due anni, anche con un fondo ad hoc del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Dietro a tutto questo, però, resta fondamentale – così come sottolineato in tutti gli interventi – il quotidiano lavoro dei bibliotecari, figure imprescindibili per la vita culturale di tutte le nostre comunità. Per una piccola realtà come la nostra è stato meraviglioso potersi confrontare con i colleghi di realtà ben più grandi e, anzi, uno dei punti della prossima programmazione triennale sarà quello di fare degli acquisti in modo coordinato tramite un apposito tavolo di lavoro. Insomma, una giornata che è sia un punto di arrivo del lavoro intenso svolto scaffale per scaffale in questi due anni, ma anche un punto di partenza per continuare a garantire nuove acquisizioni, nuove attività e un patrimonio quanto più possibile aggiornato e fruibile.

Filippo Catani