Un circolo vizioso nel quale ogni passaggio sembra il preludio di una nuova crisi. Questa è la condizione di chi si trova soffocato da debiti che non riesce a pagare. Molti sono i fattori che portano a questa situazione e molte sono le difficoltà che ci si trova a fronteggiare. Ne abbiamo parlato con Lucio Altieri, operatore dello sportello Faenza contro l’usura, nato nel 2018 dalla Fondazione Avventum e Asp contro il sovraindebitamento.

Intervista a Lucio Altieri, operatore dello sportello Faenza contro l’usura

Altieri, quali sono i principali fattori di rischio che portano le persone a trovarsi in queste situazioni?

I casi sono tanti. A volte si tratta di dipendenze da gioco – proprio dal contrasto alla ludopatia nasce l’idea di aprire questo sportello nel 2018 – ma anche da sostanze, alcol e droghe. Questo rappresenta una fetta rilevante di coloro che si rivolgono a noi, ma non la maggioranza. Nel periodo post pandemico spesso abbiamo anche persone che hanno perso il lavoro o che, a seguito di contratti che non permettono l’accesso al reddito di cittadinanza o al sussidio di disoccupazione, si ritrovano a non avere nessuna entrata. Ci sono poi anche nuclei familiari che hanno una sola o nessuna entrata a seguito di problemi di salute che comportano l’abbandono del lavoro o la riduzione di esso a un part time. In generale poi abbiamo anche una gestione delle risorse economiche non sempre corretta e proprio per questo ci occupiamo di fare formazione su come affrontare in modo giusto i conti a fine mese e su come amministrare le proprie finanze in modo corretto.

Come interviene il vostro sportello?

La Fondazione eroga i fondi tramite una banca di appoggio, La Bcc, e fa da garante perché possano avere un finanziamento che viene poi seguito costantemente. Si ha la possibilità di contrattare con un unico ente, La Bcc. L’utente deve poi risarcire pian piano i prestiti. Il vantaggio è che tramite saldi e trattative si abbattono i grandi tassi di interesse fino all’1 per cento.
Il sovraindebitamento è un circolo vizioso: come si innesca nel concreto?
Una persona che ha bisogno di soldi, per qualsiasi motivo, si rivolge spesso a una finanziaria, un canale più veloce della banca nel concedere prestiti, che offre un finanziamento. La difficoltà spesso è nel fatto che chi chiede il prestito non sempre legge correttamente il contratto della finanziaria, e non sempre presta attenzione agli interessi richiesti. Quindi accade che l’emergenza economica immediata si risolve e vengono pagati gli interessi del primo debito, ma se ne apre subito un’altra per cui ci si rivolge a un’altra finanziaria e si crea un circolo vizioso che si autoalimenta. Fortunatamente da quest’estate nel nuovo Codice dell’accredito e delle insolvenze è stato inserito un articolo che prevede anche la responsabilità delle finanziarie che prima di concedere prestiti devono verificare che ci siano le condizioni per cui il credito possa essere restituito.

Quali sono i casi limite di coloro che si trovano in questa situazione?

Abbiamo accolto e provato a sostenere anche persone che hanno avuto una situazione di indebitamento di diverse centinaia di migliaia di euro e non di rado nei confronti dell’Agenzia delle entrate. Spesso il debito è dovuto anche a spese di detenzione molto elevate che, in mancanza di reddito, non possono essere pagate. Abbiamo anche avuto situazioni in cui abbiamo trovato soluzioni messe poi in crisi dal cambiamento di una norma che ha fatto crollare tutto.
Per esempio, la norma che ha stabilito l’abolizione del reddito di cittadinanza per i percettori che hanno o hanno avuto in passato condanne. Senza entrare in merito alle scelte politiche, molte famiglie contano sul reddito di cittadinanza, anche solo per pagare l’affitto.

Ci sono anche storie a lieto fine?

Sì, certo. Potrei fare moltissimi esempi di chi poi è riuscito a ripartire, per fortuna. Questo sportello è nato per aiutare persone con dipendenza patologica da giochi d’azzardo e molto spesso queste persone con l’aiuto sinergico del Sert e del nostro sportello hanno avuto modo di ricominciare da zero.
Sono sicuramente rinate. Poi abbiamo persone che per scarsa consapevolezza economica si erano trovate a essere soffocate da tantissime rate e che quando si rivolgono a noi non sanno nemmeno quante sono le finanziarie a cui devono fare riferimento e che oggi, dopo essersi formate, hanno una situazione dignitosissima e completamente diversa da quella di partenza.

Letizia Di Deco