Si chiama Bereket, ha 12 anni ed è arrivato dall’Etiopia con la sua mamma per iniziare qui in Italia il suo percorso di cura. Bereket è nato con una cardiopatia congenita ed è arrivato nel nostro Paese grazie all’azione congiunta di tre organizzazioni di volontariato e al sostegno della Regione Emilia-Romagna che ha garantito al bambino l’accesso alle cure. Bereket è stato dimesso ieri dopo l’intervento di cateterismo eseguito dallo staff del Reparto di Cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS a Bologna diretto dal prof. Gaetano Gargiulo.

Porta Aperta (Modena), Cosmohelp (Faenza) e Piccoli Grandi Cuori (Bologna), guidati dall’eccellenza della sanità emiliano romagnola, hanno organizzato viaggio, trasporto e accoglienza del bambino e della sua mamma. Nello specifico, Cosmohelp ha gestito l’arrivo del bambino e della sua mamma; Piccoli Grandi Cuori ha accolto bimbo e mamma, dopo le dimissioni dall’Ospedale, nella sua casa di accoglienza “Polo dei Cuori” dove resteranno fino al rientro in Etiopia; Porta Aperta a Modena ha da poco attivato la raccolta fondi sul conto corrente IT 16 M 07072 12901 000000 725062 con causale “Operazione Etiopia” tramite cui tutta la cittadinanza potrà contribuire alle spese per l’accoglienza, l’alloggio e il trasporto del bambino e della sua mamma, e per le medicine necessarie. Tutti possono donare.

«Ho conosciuto il bambino durante una delle mie missioni in Etiopia dove vado da 11 anni – spiega il dott. Marco Bondi, cardiologo, medico volontario di Porta Aperta che ha organizzato, voluto e coordinato l’Operazione Etiopia – Il bimbo ha subito il primo intervento salvavita dieci anni fa, che gli ha consentito di crescere: ora che ha 12 anni ha necessità di proseguire con le cure. Ecco perché con Porta Aperta abbiamo messo in piedi questa raccolta fondi, che a Modena vede il supporto di Fondazione Sias, Poliambulatorio Gulliver e Lion, per sostenere tutte le spese di accoglienza, vitto e alloggio del bimbo e della sua famiglia».

«Abbiamo accolto con favore la richiesta di collaborazione che ci è arrivata dal dott. Bondi e dall’associazione Piccoli Grandi Cuori: Cosmohelp dal 2004 si occupa di offrire una possibilità di cura e guarigione (attraverso il programma umanitario della Regione Emilia-Romagna e in alcuni casi del Ministero della Salute), a bambini gravemente malati, provenienti da paesi dei Balcani, dell’Africa e dell’Est – spiega il dott. Franco Laghi presidente di Cosmohelp. Nello specifico per Bereket ci siamo occupati di tutta la burocrazia necessaria per fare arrivare qui il bambino; ci siamo sentiti con i medici per programmare il ricovero, sia con la Pediatria dell’Ospedale di Ravenna, sia con il S. Orsola di Bologna: ringrazio entrambi per la massima collaborazione. Abbiamo acquistato biglietti aerei, gestito tutti i suoi trasporti e l’accoglienza presso la nostra Casa dei Bimbi a Faenza fino al ricovero a Bologna».

«Siamo felici di accogliere Bereket – spiega la presidente di Piccoli Grandi Cuori Paola Montanari – lo aspettiamo nella nostra casa dove potremo offrire a lui e alla sua mamma la massima assistenza, grazie anche ai nostri volontari. Noi lo diciamo sempre, che “Il futuro sorride quando le braccia sostengono”. Siamo convinti che ci vogliano mani capaci e tanta passione per offrire la miglior cura possibile ed ogni bambino ha il diritto di essere curato, da qualsiasi parte del mondo provenga».

Nel mondo 8 bambini sul mille nascono con una cardiopatia congenita: per sopravvivere necessitano di un intervento chirurgico e di cure adeguate nei primi anni di vita. Se in Italia, quasi il 90 per cento dei neonati affetti da queste patologie riesce a raggiungere l’età adulta, in altri Paesi le cardiopatie sono un’emergenza sociale, a causa delle difficoltà di accesso a un’adeguata assistenza sanitaria e dell’impossibilità per molte famiglie di coprire i costi delle cure mediche.