C’è chi realizza animazioni e chi unisce ceramica e moda. Chi ha ideato lampade per la coltivazione indoor e chi dirige video per il settore industriale. A sviluppare questi prototipi innovativi e a rifinire ogni giorno il proprio business plan ci sono faentini, ma non solo: tanti giovani da tutta Italia hanno trovato ospitalità a Faenza per trasformare la propria idea imprenditoriale in realtà. Il 12 dicembre scorso, nel corso del C-Lab day, la Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza ha presentato i quattro team che stanno terminando il proprio percorso di formazione all’interno del pre-incubatore Contamination lab. Un’occasione per conoscere i loro progetti nel dettaglio: da Memora video agency che ha presentato le proprie produzioni nel settore pubblicitario, a Defaience, brand di moda che ha saputo unire la specificità faentina della ceramica ad accessori e capi di abbigliamento. Si è potuto toccare con mano le lampade innovative di Aura e vedere l’alto livello tecnico di animazione raggiunto dalle produzioni di Foore animation.
Il presidente dalla Fondazione, Omar Montanari: “Il territorio deve investire per formare i talenti dei giovani”
A unire questi progetti molto differenti tra loro, il percorso comune fatto all’interno del Contamination lab. Dal 2015 a oggi, sono stati 52 i team che hanno presentato la propria candidatura per entrare all’interno del pre-incubatore Contamination lab. Di questi, 32 sono stati ammessi per un totale di 83 giovani ospitati finora. Il percorso offerto dalla Fondazione Banca del Monte prevede la durata di dodici mesi tramite seminari, corsi di formazione, attività di networking e di affiancamento. La metà dei progetti presentati, al termine del percorso, si sono costituti come impresa (16), mentre sette hanno trovato la forma dell’associazione. «Dal 2015 a oggi, dai team passati dal C-Lab si sono costituite 16 aziende e 7 realtà associative consolidate – ha detto Omar Montanari, presidente della Fondazione -. Si tratta di numeri significativi. E la tendenza che abbiamo riscontrato negli ultimi anni, nonostante la pandemia, è di una continua crescita di richieste da parte dei giovani. Pensiamo sia fondamentale aiutare il nostro territorio investire e formare i talenti». Proprio per questo, tra i progetti futuri della Fondazione, c’è quello di implementare il percorso all’interno del C-Lab offrendo, dopo l’anno di incubazione, ulteriori mesi di affiancamento per aiutare i team a sviluppare al meglio la propria idea imprenditoriale. Contestualmente, la Fondazione vuole attivare dei percorsi sul territorio legati alla cultura del lavoro.
La chiave vincente? Offrire un ambiente immersivo h24 per trasformare idee imprenditoriali in realtà
«Al di là di corsi e seminari specifici, il supporto principale che fornisce il pre-incubatore- spiega Erika Eviani, community manager del C-Lab – è quello di offrire un ambiente immersivo h24 nel quale i giovani vengono aiutati a trasformare la propria idea in un vero progetto imprenditoriale. L’altro aspetto di valore è quello del networking col territorio e della contaminazione reciproca tra i team ospitati: dal confronto e dalle relazioni nasce una grande ricchezza che aiuta a mettere meglio a fuoco l’idea iniziale. Si tratta di un passaggio fondamentale che non è indolore: alcuni team hanno dovuto ripensare il proprio progetto iniziale, mentre altri in corso d’opera hanno cambiato alcuni membri. Questo però è segno della maggiore consapevolezza e maturità che i team hanno raggiunto nel focalizzare i propri obiettivi. È sinonimo di crescita». In vista del nuovo bando, «le idee che ci vengono presentate vengono valutate sulla base di innovazione e scalabilità. Con il termine innovazione non intendiamo riferirci a settori specifici: per noi innovazione è tutto ciò che è in grado di offrire uno sguardo nuovo a processi anche tradizionali».
Contamination lab: il nuovo bando scade il 20 gennaio 2023
Il nuovo bando del Contamination lab scadrà il 20 gennaio 2023 ed è rivolto a team di minimo due persone, in età compresa tra i 17 e i 38 anni compiuti, residenti o domiciliati nel Comune di Faenza o in un raggio di 50 km dal Comune di Faenza, non ancora costituiti giuridicamente in forma d’impresa o di attività libero professionista; i requisiti di partecipazione dovranno appartenere ad almeno un componente del team. Il bando è consultabile nel sito della Fondazione.
Samuele Marchi