Dovevano essere rimossi entro fine marzo e invece sono ancora lì. Anche se trinciati e compattatati, gli enormi cumuli di legno e terra nel parcheggio della Graziola al momento non sono stati rimossi. Provengono dal Marzeno e, in parte, dal Lamone grazie alle operazioni di bonifica post alluvione settembre 2024. L’Agenzia di Protezione civile dell’Emilia Romagna è infatti da mesi al lavoro per ripulire i due fiumi faentini, mentre lo smaltimento è affidato ad Hera. Non solo: con le ultime piene sono arrivati altri tronchi. Ne abbiamo parlato con Luca Ortolani assessore all’Urbanistica, Ambiente e Mobilità del comune di Faenza.
Intervista a Luca Ortolani, assessore all’Urbanistica, Ambiente e Mobilità del comune di Faenza

Assessore Ortolani, ci eravamo sentiti a gennaio e i cumuli sono ancora alla Graziola. Come mai?
La rimozione dei detriti che si accumulano sotto i ponti è di nostra competenza e con le ultime piene di marzo il materiale è aumentato.
Quindi oltre al deposito regionale, si è aggiunto anche quello comunale.
Esatto, stiamo cercando di liberare l’area, ma è complicato perché continua ad arrivare materiale.
Ma la legna vecchia è stata portata via?
Stanno finendo di portare via la legna rimasta. Resta un po’ di terra che deriva dalla tritovagliatura della legna, e sono in corso le aste pubbliche. Fino a poco tempo fa la terra non si trovava, ora ne abbiamo più di quella che il mercato richiede.
Certo è che da mesi il parcheggio della Graziola è inutilizzabile e i cantieri della Cittadella dello Sport rendono difficile la circolazione.
È una destinazione temporanea, di emergenza, ma è chiaro che così non si può continuare. Così la zona risulta congestionata. Stiamo cercando un’altra area idonea.
E l’avete individuata?
Per adesso, ma si tratta di un’altra soluzione temporanea, sarà via Deruta. Accoglierà la legna man mano, perché non sappiamo dove metterla.
Lì com’è situazione?
La lavorazione della terra vecchia è terminata. È stata certificata, ripulita e in gran parte smaltita, secondo la procedura indicata dalla Regione con le aste pubbliche. Chi se l’è presa in carico ha già provveduto al suo utilizzo. Mancano solo gli ultimi cumuli.
Servirà però uno spazio stabile, perché via Deruta non può essere la soluzione.
Infatti. L’emergenza può ripetersi con il cambiamento climatico, per cui serve un luogo idoneo permanente. Dobbiamo pensarla come un’esigenza strutturale.
Il parcheggio della Graziola quando sarà liberato?
Speriamo presto.
Cioè?
Qualche settimana al massimo. E non arriverà altra legna.
Barbara Fichera