E’ stato un risveglio agitato anche per tanti faentini. Alle 7.07 della mattinata di mercoledì 9 novembre è stata avvertita una scossa di terremoto che ha avuto il suo epicentro del Centro Italia. Stando ai primi dati, la magnitudo registrata si attesta tra 5.7 e 6.1, con propagazione dalle Marche, fra Pesaro ed Ancona, ed è stata avvertita in tutta la provincia di Ravenna, Faenza compresa. Alla prima scossa, ne sono seguite altre.

Per quanto riguarda il marchigiano, centinaia di famiglie impaurite si sono riversate in strada. Sono tutt’ora in corso le operazioni di controllo di danni a cose o persone.

Il sisma è stato avvertito in maniera distinta anche ai piani bassi delle abitazioni. L’epicentro è dato al largo del mare, fra Pesaro e Ancona. 

Lo spavento è stato grande in tutta la popolazione.

L’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia (Ingv) ha aggiornato i suoi dati. La scossa è stata di magnitudo 5,7 e l’epicentro è stato localizzato al largo della costa di Pesaro, nel mare Adriatico. Lo sciame sismico si è protratto portando a registrare 40 scosse di lieve entità nelle tre ore successive alla prima. L’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Protezione Civile, allertata questa mattina, escludono un’allerta tsunami.

Forti scosse di terremoto in tutto il Cesenate articleimage

Terremoto Marche: gli aggiornamenti

Aggiornamento delle 7,51

I treni provenienti da Rimini e dalle Marche stanno subendo forti ritardi. Nella vicina regione Marche sarebbero state chiuse tutte le scuole. 

Aggiornamento delle 8,16

Da Pesaro riferiscono di oggetti caduti negli appartamenti ai piani alti e di intonaco staccato. Oggi le scuole sono chiuse per accertamenti agli edifici. 

Aggiornamento delle 9,02

Come riporta il sindaco di Faenza, Massimo Isola, “Il Comune sta verificando eventuali danni sul territorio. Al momento non sono segnalate situazioni critiche. Nel caso ve ne fosse la necessità forniremo ulteriori aggiornamenti”.

Aggiornamento 12,04

A partire dalle 12 è iniziato il ripristino del traffico ferroviario, ma sono presenti ritardi sulla linea adriatica. Sono in corso i lavori per il servizio sostitutivo su strada.

Da Agensir: Nelle Marche distacchi di stucchi e lesioni in alcune chiese

Subito dopo le scosse di terremoto di questa mattina i vescovi marchigiani si sono sentiti telefonicamente per un primo report sui danni. “Al momento si lamentano distacchi di stucchi e lesioni in alcune chiese nella zona di Senigallia e Pesaro. Di concerto con le Prefetture, i sacerdoti stanno svolgendo le prime verifiche in tutte le chiese aperte e segnalano ai vigili del fuoco eventuali problemi”, scrive in una nota il presidente Conferenza episcopale marchigiana (Cem), monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia.

“Le Caritas sono in preallarme e collaborano alle verifiche sulle loro strutture e su eventuali necessità di assistenza alla popolazione”, aggiunge il presule.

“Il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi, mi ha già contattato e ha raccolto un primo bilancio della situazione, tenendo i contatti con il commissario del Terremoto e la Protezione civile – ricorda monsignor Marconi -. In mattinata anche il Santo Padre ha chiesto notizie e garantito la sua vicinanza alla popolazione colpita prima dall’alluvione e ora dal terremoto”.