In occasione delle celebrazioni della liberazione di Faenza del prossimo 17 dicembre il Mei di Faenza completa il progetto “Materiale Resistente 2.0“, presentando la figurina del partigiano e giocatore di basket Vittorio Bellenghi

Il MEI, insieme a Figurine Forever, dunque al lavoro per completare il suo progetto di Materiale Resistente 2.0, portato avanti fin dal 2018 per avvicinare attraverso la musica e le figurine le giovani generazioni ai temi della Liberazione.

Dopo avere realizzato numerosi contest e una compilation con tanti nuovi brani sulla Resistenza, a cura del cantautore toscano Giulio Wilson, ora in tour con gli Inti Illimani, il rapper sicliano Kento, il gruppo folk Sambene dalle Marche, il rapper napoletano Tueff, la Compagnia Scapestrati, la Banda POPolare dell’Emilia Rossa e tanti altri artisti.  

Inoltre è stato prodotto e diffuso il brano intitolato proprio “Bruno Neri”, dedicato al calciatore partigiano faentino realizzato dalla band emiliana dei Gasparazzo.

Il progetto si conclude dunque con la figurina di Vittorio Bellenghi, tragicamente scomparso insieme a Bruno Neri all’Eremo di Gamogna, con la maglia della Pallacanestro Faenza, squadra nella quale militava.

Vittorio Bellenghi è nato il 7 marzo  1913 a Faenza.

Ragioniere sottoufficiale dell’esercito, giocatore di pallacanestro, iscritto all’Università di Bologna, facoltà di Economia e Commercio, attivista di Radio Zella e partigiano, diviene comandante del Battaglione Ravenna e muore il 10 luglio 1944 a Marradi (Gamogna) insieme a Bruno Neri, colpiti a morte dagli occupanti tedeschi.
Il Battaglione “Ravenna” partì la domenica 9 luglio 1944 con una quarantina di uomini, da Casale di Modigliana.

La formazione partigiana si mise in movimento lungo il sentiero del crinale, diretta al monte Lavane. Qui era previsto un aviolancio di materiali bellici. Il gruppo in serata passò dal Torretto e l’indomani puntò su Gamogna. La strada carrabile che collega
Marradi a San Benedetto era presidiata da ingenti forze tedesche.

Vittorio Bellenghi e Bruno Neri, rispettivamente comandante e vice-comandante della formazione partigiana, decisero di andare da soli in avanscoperta a perlustrare la zona nel primo pomeriggio. I due erano armati di mitra e arrivarono alla cima del dosso che sovrasta il cimitero, nei pressi di una fonte e dell’eremo di Gamogna.

In un tratto scoperto all’improvviso, passato il cimitero, si accorsero che alla loro sinistra tre soldati tedeschi
stavano salendo un sentiero. La reazione di Neri e Bellenghi fu immediata e risposero dunque l fuoco ma ormai erano stati raggiunti mortalmente dai colpi. La loro morte interruppe il progetto di costituire una formazione partigiana nel faentino denominata Battaglione “Ravenna”.

Si tratta di un dittico di figurine imperdibili, quelle di Bruno Neri e Vittorio Bellenghi.

La figurina, andata in stampa oggi, sarà presentata ufficialmente alla conferenza stampa indetta dal Comune di Faenza
delle iniziative legate alle Celebrazioni della Liberazione di Faenza avvenuta il 17 dicembre 1944.

Le figurine di Vittorio Bellenghi, insieme a quelle residue di Bruno Neri, saranno messe in vendita per una raccolta fondi con ricavato devoluto in beneficenza presso l‘Edicola del Duomo di Faenza di Vito Ammirabile e l’Edicola della Stazione Fs di Faenza.