Una grande festa che ha unito generazioni, punti di vista e storie. In mezzo un grande filo conduttore: il mettersi a servizio della comunità offrendo i propri talenti. Domenica scorsa la Festa del volontariato della Romagna faentina è tornata finalmente in piazza del Popolo, dopo gli stop a causa della pandemia. Una cinquantina di associazioni hanno partecipato a questa iniziativa promossa dalla Consulta del volontariato della Romagna faentina, offrendo giochi, laboratori e presentando le proprie attività. «Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’iniziativa – spiega Antonia Bedronici, presidente della Consulta – ha rappresentato davvero un momento significativo e piacevole per tutti. In particolare, è stato bello ospitare anche l’iniziativa del Dialogo interreligioso, un progetto per il quale il compianto Damiano Cavina si è speso molto».

La Mappa del tesoro: un’app per conoscere le associazioni della Romagna faentina

In tutto, nella Romagna faentina, sono 199 le associazioni presenti nel Registro del Terzo settore, e di queste una settantina sono iscritte alla Consulta del volontariato. Realtà molto diverse tra loro: da quelle culturali a quelle legate a tematiche ambientali, fino a quelle che si rivolgono alla terza età o ai giovani. E proprio per conoscerle meglio, nel corso della giornata è stata presentata l’app Mappa del tesoro, realizzata con il contributo della Fondazione Banca del Monte, che permette di ricercarle comodamente nel territorio sul proprio smartphone, conoscendo così dove hanno sede e di cosa si occupano.

Il premio Mariposa alle volontarie che si sono distinte

La festa è stata arricchita anche dalla consegna del tradizionale premio Mariposa, dato a una o più volontarie di Faenza che nel corso degli anni si sono distinte per il loro impegno. Quest’anno il riconoscimento è andato a Paola Linari del Centro Aiuto alla Vita e a Patrizia Domenicali, dell’associazione Cosmohelp.«In futuro – spiega la presidente della Consulta – ci piacerebbe dedicare uno di questi premi alle giovani volontarie. Ci sono tante ragazze impegnate nell’associazionismo il cui operato va valorizzato».

Il rapporto con VolontaRomagna

Allargando lo sguardo, sono anni di profondi cambiamenti per il mondo del volontariato. «Sicuramente il passaggio dal Csv provinciale a quello di area Romagna ha portato delle difficoltà, non possiamo negarlo – spiega Bedronici -. Dopo anni di lavoro in un certo modo, non è scontato cambiare mentalità e modalità operativa. Al momento non me la sento di dare un giudizio negativo: ci dobbiamo ancora conoscere in maniera più approfondita e prendere le misure. Di certo è importante essere uniti come territorio». Ora si lavora per tornare a rendere protagoniste, dopo due anni difficili, le associazioni. “Come Consulta abbiamo davvero una gran bella squadra – conclude Bedronici – con un direttivo dove sono presenti diversi giovani con voglia di fare”