La terza domenica di ottobre, per tradizione, si celebra la festa della Madonna della Purità, alla chiesa, ex parrocchia, di S.Ippolito e Lorenzo. Anche quest’anno, il 16 ottobre, con la messa alle 11.30 celebrata dai frati di San Francesco, si ripeterà questo evento, in accordo fedele con la consuetudine storica di questa chiesa, che venerava la Madonna, Madre del Signore Gesù, con questa qualifica del tutto inusuale.

Purità e non purezza: purità è un termine dal sapore antico, indice di uno stato assoluto di pulizia spirituale, del tutto libero e privo di tendenze, desideri, inclinazioni non pure, sia del cuore, dell’animo, dello spirito, della mente; uno stato di sincerità, innocenza, candore che la venerazione e la contemplazione della Madonna della Purità possono presentare ed evocare come obiettivo della propria vita. Quante volte si prova un desiderio di pulizia e trasparenza, il sentirsi immersi in una dimensione dello spirito totalmente limpida, senza ostacoli e impedimenti!

La Madonna della Purità ci ricorda che la vita di Maria è stata immersa in questa limpidezza e semplicità alimentata dall’affidarsi a Dio Padre in totale pienezza: “Avvenga di me secondo la Tua Parola”. C’è tanto bisogno di questa aspirazione e di questo desiderio nei nostri tempi; liberarsi cioè da ogni schiavitù e prepotenza, dalla guerra, dalle stragi e da ogni disastro umano.

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San’Ippolito non è più parrocchia, ma in questa comunità e da questa comunità proviene e permane lo spirito comunitario parrocchiale che ora opera in altro ambito; è per questo che la festa della Madonna della Purità è particolarmente sentita come segno di una storia che non intende estinguersi e di radici forti che sono ancora vitali. Questa festa è sempre stata l’occasione per ritrovarsi e ricordare gli ex ragazzi di S.Ippolito che sono venuti a mancare; in particolare il prof. Sante Tura mancato l’anno scorso e Vero Rava deceduto poche settimane fa, e con loro i giovani e gli ex giovani che in questa parrocchia hanno appreso la fede e con essa l’educazione ad una vita civile e sociale improntata ai valori della correttezza, dell’onestà, della giustizia e del rispetto. Don Antonio Taroni, compianto sacerdote ed educatore della nostra Diocesi disse una volta: ”Una parrocchia esiste e sussiste se è presente in primis la comunità parrocchiale”. La comunità di Sant’Ippolito continua ancora nella dedizione, nelle opere e nell’affetto e la cura per la sua chiesa, fedele alla sua storia e ai valori che ci ha trasmesso.

                                                                          Angelo Gambi

Foto: celebrazione 2021