Il Museo Diocesano di Faenza, in collaborazione con i Comuni di Ravenna e Faenza e l’Accademia di Belle Arti di Varsavia, organizza in occasione della VII Biennale di mosaico contemporaneo di Ravenna una collettiva che vede impegnati sette artisti polacchi. La mostra, dal titolo Miszmasz, si svolgerà contemporaneamente in due sedi: la chiesa di Santa Maria dell’Angelo e la Galleria Comunale della Molinella, e sarà a cura di Giovanni Gardini, vice-direttore del Museo Diocesano e di Matylda Tracewska, artista visiva legata al circolo artistico ravennate, già allieva dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna e ora docente presso l’Accademia di Belle Arti di Varsavia.

La mostra sarà inaugurata giovedì 6 ottobre alle 18 alla presenza di Massimo Isola, Sindaco di Faenza, Fabio Sbaraglia, Assessore alla Cultura e al Mosaico del Comune di Ravenna, e ai curatori Giovanni Gardini e Matylda Tracewska. Alla chiesa di Santa Maria dell’Angelo la mostra sarà visitabile fino al 27 novembre, mentre alla Galleria della Molinella fino al 16 ottobre.

Ospitate le opere di 7 artisti polacchi, docenti dell’Accademia di Varsavia

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L’idea dell’esposizione ruota attorno il concetto di frammentazione nella ricerca artistica contemporanea. Sette artisti polacchi – Maciek Duchowski, Aarkadiusz Karapuda, Maja Kitajewska, Jan Mioduszewski, Igor Przybylski, Elwira Sztetner, Matylda Tracewska – tutti docenti dell’Accademia di Varsavia, attraverso diversi mezzi artistici, dall’istallazione alla pittura, dal tessile al video, avranno come punto d’incontro della loro pratica artistica l’utilizzo di piccoli elementi accostati in maniera (inconsciamente) musiva.

Una mostra, dunque, sottolinea Gardini, «che guarda al mosaico come concetto, come idea. Il mosaico è frammentazione di una unità e ricomposizione, è accostamento di tanti elementi ed è a partire da questa visione che le singole opere degli artisti devono essere guardate. Opere che affrontano anche temi complessi, legati alle istanze del presente». 

«Miszmasz – scrive Matylda Tracewska nella presentazione della mostra – è una parola polacca di origine tedesca ed è usata nel linguaggio colloquiale per denotare disordine, confusione, caos. Allo stesso tempo, un miszmasz significa anche un miscuglio, una combinazione di varie cose casuali o apparentemente incompatibili. Alcuni, e io sono tra questi, traducono miszmasz con… mosaico. Gli artisti e le opere selezionati per la mostra sono molto diversi e artisticamente distanti tra loro. Miszmasz sarà quindi un viaggio attraverso diverse estetiche, differenti modi di lavorare e di rapportarsi con la materia, varie visioni intellettuali. Eppure, potremmo anche dire, questa diversità è solo apparente».

Storicamente Faenza e Varsavia sono inoltre gemellate ed entrambe protette dalla Madonna delle Grazie.

Spazio espositivo Chiesa di Santa Maria dell’Angelo dal 6 ottobre al 27 novembre, orari: giovedì e venerdì: 16-18.30; sabato e domenica: 10-12.30; 16-18.30

Galleria della Molinella dal 6 al 16 ottobre, orari dal lunedì al venerdì: 16-18.30; sabato e domenica: 10-12.30; 16-18.30.

informazioni

333-7834993

www.museodiocesanofaenza.it