Passi concreti verso l’attuazione di comunità energetiche rinnovabili (Ceer). A novembre sarà pubblicato il primo bando regionale che sosterrà la loro creazione in Emilia-Romagna, sia in termini di progettazione sia in termini di risorse per l’acquisto dell’impiantistica necessaria. «A maggio scorso in Regione è stata approvata all’unanimità una legge che norma le Ceer e l’autoconsumo energia – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – si tratta di un percorso virtuoso portato avanti coinvolgendo tanto i gruppi consiliari di minoranza quanto tutti i portatori d’interesse. Su sollecitazione di Confcooperative, anche gli enti ecclesiastici sono stati poi inseriti all’interno della legge».

Al momento è possibile sostenere Ceer fino a 200Kw l’una

La Diocesi di Faenza-Modigliana da tempo è attenta a questi sviluppi: nelle scorse settimane il vescovo monsignor Mario Toso ha nominato la Commissione diocesana che si occuperà di sostenere la formazione delle comunità energetiche in Diocesi. Nello specifico, la legge regionale definisce le Ceer e indica gli impegni della Regione per la loro promozione e sostegno, sia per quanto riguarda le imprese sia per quanto riguarda i privati. Al momento si possono sostenere Ceer da 200Kw, ma con l’attuazione dei decreti legislativi nazionali, si potrà arrivare in futuro a 1Mw. «Speriamo che il nuovo Governo li attui presto – specifica Rontini -. Serve chiarezza e omogeneità di applicazione delle Ceer sul territorio. Le aziende ci chiedono questo per rispondere in maniera pronta ed efficace al tema energia e al caro bollette». Una volta attuati i decreti legislativi, la Regione pubblicherà un secondo bando ampliato.

La legge regionale guarda in maniera particolare ai più fragili. «In Emilia-Romagna abbiamo scelto di premiare quelle Ceer – conclude Rontini – che avranno al loro interno famiglie in difficoltà (per esempio quelle che fanno parte del circuito Acer) o che si sviluppano su territori montani. È un segnale che abbiamo voluto dare seguendo anche l’invito della Cei e di papa Francesco».