È stata presentata questa mattina presso l’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo la mostra “La piena dell’occhio”, personale di Enrico Minguzzi in programma dal 23 settembre all’11 dicembre.

Sono intervenuti accanto all’artista il direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, Davide Caroli e l’assessora alla Cultura del Comune.

Promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine in occasione della Festa di San Michele, la mostra “La piena dell’occhio” – a cura di Saverio Verini – offre attraverso più di quaranta opere uno spaccato della produzione artistica recente di Minguzzi.

L’apertura è in programma venerdì 23 settembre alle 18.

Dipinti e sculture, realizzati tra il 2021 e il 2022, sono allestiti all’interno delle sale dell’ex convento di San Francesco, situato peraltro a poca distanza dallo studio dell’artista.

Il titolo allude a un traboccamento, un’inondazione di immagini e opere che, in questa specie di traslazione dall’atelier allo spazio espositivo, si inseriscono negli ambienti dell’ex Convento come delle presenze silenziose e insieme appariscenti.

Allestimento mostra Minguzzi 2

I dipinti di Minguzzi possono essere considerati dei ritratti di elementi presi dal mondo minerale e vegetale: elementi che si rifanno a pietre, concrezioni, fiori ed erbe – tutti riconducibili a qualcosa di esistente in natura, ma in realtà frutto di una proiezione mentale dell’artista. Colti in una specie di stasi, i soggetti dei dipinti sembrano tuttavia pulsare di una luce misteriosa e vibrante, andando oltre il canone di uno dei generi pittorici più consolidati, la natura morta.

Grazie all’utilizzo di colori quasi fluorescenti, le opere di Minguzzi si liberano da una cifra più strettamente metafisica, acquisendo un carattere energetico in grado di accendere gli spazi espositivi.

Allestimento mostra Minguzzi 3

Alla serie di dipinti, in continuità con la sua produzione precedente, Minguzzi ha scelto di accostare un corpo di sculture inedite: attraverso queste opere, l’artista trova un’estensione tridimensionale alle figure che caratterizzano la propria pittura – in un processo quasi “inverso”, che vede la traduzione dei dipinti in scultura e non viceversa –, sperimentando inoltre nuove tecniche e nuovi materiali, aprendo così a ulteriori sviluppi della sua pratica artistica.

Gli orari della mostra

Giovedì e venerdì (fino al 6 novembre): 17-21

sabato e domenica: 10-12 e 15-18

31 ottobre, 1 novembre, 8 e 9 dicembre: 15-18

Dal 29 settembre al 2 ottobre, in occasione della Festa di San Michele, la mostra sarà

visitabile con orario ampliato: 10-12 e 15-23. Domenica 2 ottobre: 10-23