Domenica 4 settembre alle 18 alla Basilica Cattedrale di Faenza il vescovo Mario presiederà l’ordinazione diaconale di Matteo Babini e Luca Ghirotti.

Luca Ghirotti è nato il 21 giugno 1993 a Faenza. Ha due sorelle a cui è molto legato. Si è diplomato all’Istituto Tecnico Industriale Statale di Forlì nell’indirizzo elettronico. Si è poi laureato in Ingegneria dell’Energia Elettrica all’Università di Bologna.
Fino al suo ingresso nella comunità propedeutica interdiocesana di Romagna, avvenuto a 21 anni, ha frequentato la parrocchia di Santo Stefano in Corleto. Per l’ingresso in propedeutica sono stati fondamentali l’incontro con un altro gruppo parrocchiale di Faenza alla Gmg di Madrid, le attività di pastorale vocazionale della nostra diocesi e l’essere stato accompagnato da un prete felice di essere prete. A ottobre 2017 è passato al Regionale (seminario maggiore).
Entrambi sono stati istituiti accoliti il 22 maggio 2021.

La testimonianza di Luca Ghirotti: “Con questo ‘Sì’ esprimo la mia libertà”

Son sincero: sono emozionato. Vedo arrivare il giorno della chiamata. Eccolo, manca una settimana. Sentirò pronunciare il mio nome e risponderò “eccomi”, alzandomi in piedi. Il Signore mi chiamerà di nuovo, dopo il giorno del mio Battesimo e della mia Cresima. Gli piacerà celarsi dietro la voce della nostra Chiesa, nella voce del vescovo, ma sarà lui, Gesù risorto. Mi chiamerà a essere ministro ordinato della sua Chiesa.
In questo mio “eccomi” dell’ordinazione diaconale esprimo la mia libertà. Mi sento libero perché alla chiamata posso rispondere in maniera semplice: «sì». Mi verrà chiesto e io risponderò «sì, con l’aiuto di Dio». È fortissima questa cosa.
Il mio desiderio è che di ciò ne possano godere tanti, possa essere per la nostra Chiesa e per la Chiesa intera, per la sua missione, in qualche modo per ogni uomo e donna della terra. Il mondo ha un gran bisogno di segni del Signore Gesù. Lui è l’immagine di Dio, vincitore di ogni nostra morte e solitudine, principe della pace, re di misericordia.

Desidero che la mia vita sia per gli altri un segno come son stati segni potenti alcune persone accanto a me. Al Signore è piaciuto parlare, toccare, ascoltare per mezzo della bocca, delle mani di chi ho avuto accanto. Penso in particolare a mia sorella Caterina e a mia nonna Alma. A noi è dato di scorgerlo in queste azioni con gli occhi della fede. Per questo sono grato alla Chiesa di Faenza, al gruppo del seminario, alla parrocchia di Pieve Corleto, alle comunità che ho incontrato negli anni della propedeutica e del seminario. Sento come provenire da loro la mia fede. Saranno loro a ridonarmela nelle notti che dovrò percorrere (spero siano poche!). Sarà con loro che continuerò a camminare, a vivere, ad essere in missione.
Gli anni di seminario sono stati tempo di guarigione dello sguardo verso Dio Padre, anni in cui il Signore Gesù per mezzo della sua Chiesa ha lavorato il terreno sassoso della mia vita. Anni di esodo e liberazione che vedo appena iniziati. La cosa che più desidero è di vivere la missione di annuncio e guarigione delle persone a cui sono mandato. Vedere il Signore che opera per mezzo nostro è per me la cosa più bella e forte della vita.

In diocesi faccio parte dei gruppi di Pastorale Vocazionale e di Pastorale Sociale. Mi spendo insieme ad un gruppo di giovani per i ragazzi della diocesi che devono ricevere il sacramento della Cresima. Dall’anno scorso poi svolgo un servizio accanto ad alcuni giovani e adulti della nostra diocesi nella costruzione di incontri e impegno nel sociale: è una bella sfida di evangelizzazione perché incontriamo molte persone “distanti” dalla Chiesa. Sono poi in servizio nella parrocchia di Russi, dove seguo i ragazzi delle medie.
Spero che domenica si sentano invitati a partecipare tutti coloro che fanno parte della nostra Chiesa, vi aspetto insieme a Matteo!

Luca Ghirotti