Lo sappiamo dai giornali. Dopo la pandemia l’Unione Europea ha deciso di aiutare gli Stati membri più colpiti, con un aiuto speciale, chiamato Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), per provare a risolvere problemi vecchi e nuovi. Beh, non c’è che dire, anche nelle nostre comunità parrocchiali la pandemia ha colpito e oltre a nuove difficoltà ha fatto emergere con chiarezza tante fatiche e criticità che si andavano trascinando, ma che non erano così ben visibili. Ordunque! Anche noi dell’Azione Cattolica di Faenza-Modigliana vogliamo attrezzarci con il nostro Piano, che potremmo chiamare Pdrc-Piano diocesano di ripresa e cambiamento. E per partire e presentarlo abbiamo scelto di fare una festa, anzi una AcInFesta!
Le associazioni parrocchiali si troveranno insieme a Errano, domenica 18 settembre con un programma ricco e gustoso. E in questa occasione si ritroveranno anche i partecipanti ai campi estivi diocesani con le loro famiglie. Alle 11.15 si comincia con la Messa, animata dal Centro diocesano e celebrata da don Davide Ferrini, assistente diocesano unitario. Poi ci si ferma insieme per il pranzo, alle 13, con tutto quello che serve: primo, secondo, contorno, dolce e bibite. Alzati da tavola ci aspettano i giochi, adatti a tutte le età. Dal torneo di bocce, al tiro al barattolo, fino ai giochi più impegnativi nel campo sportivo per i ragazzi.
La condivisione delle esperienze dei campi estivi
Ma questo è nulla in confronto al gran finale! Alle 17 comincia il Grande Spettacolo dei campi. Per la prima volta si metterà in scena la bellezza e la varietà dei campi estivi. Ogni campo porterà una specialità, rigorosamente a sorpresa, oltre a una raccolta delle foto più belle e rappresentative. Una sana competizione per fare vedere quale è stato il campo più bello e coinvolgente, e quest’anno abbiamo solo l’imbarazzo della scelta! Il campo elementari a Montebello con 35 ragazzi e quello delle medie a Casola con più di 50 presenze hanno goduto del nostro bel sole romagnolo. I ragazzi delle superiori sono andati in trasferta molto lontani, a Limone Piemonte, e durante una passeggiata hanno addirittura passato il confine con la Francia (poi sono ritornati!). E con 82 ragazzi, oltre agli educatori e ai cuochi, hanno battuto il record delle presenze, tallonati però da vicino dal campo famiglie, con 77 persone! Sulle rive del Lago di Auronzo si sono goduti la settimana di ferragosto con un tempo di condivisione e di compagnia, con qualche riflessione sulla Laudato si’ guidata dai ragazzi, e allietati dalla cucina di Ana, Nicoletta e Beppe, un successo assicurato. E sul palco chiuderà il campo che è iniziato prima, quello dei Super adulti, capitanati da zia Stella, che ha sfoggiato i suoi 101 anni molto ben portati.
Si riparte nel segno della Speranza
Con questa festa vogliamo iniziare l’anno associativo 2022-23, che ha come slogan Andate dunque!. Il brano del Vangelo che accompagnerà l’AC Nazionale sarà l’ultima parte di Matteo (28, 16-20) e il tema di fondo sarà Sperare. In questo momento la nostra Chiesa e il nostro Paese hanno bisogno di un di più di speranza. Vediamo persone sfiduciate, stanche, disorientate. Le nostre famiglie, le nostre comunità sembrano senza riferimenti, senza progetti comuni. Come leggiamo nel brano, quando tutto sembrava finito, Gesù appare ai discepoli per indicare nuovamente l’orizzonte della loro missione. Lui prova a ricordare a quegli uomini disorientati che sono stati chiamati a togliere gli ormeggi delle loro paure, per andare a raccontare al mondo intero la novità e la bellezza di una vita vissuta seguendo il Signore. Il Vangelo ci ricorda che dobbiamo attrezzarci per solcare strade e pensieri nuovi, per poter consegnare un tesoro prezioso alle persone che incontriamo.
Quando tutto sembra perduto, Gesù ci indica l’orizzonte
Questo deve esserci di insegnamento: il Signore viene e cambia le nostre vite, e sempre rigenera con la sua forza. Non dobbiamo temere di “rischiare la giocata”, per usare un termine calcistico, di mettere la nostra creatività e il nostro coraggio a servizio del Vangelo nelle persone che incontriamo. È il momento di ripensare da zero tante cose, perché se tutto il mondo è cambiato, così deve cambiare anche il nostro invito. Non per andare dietro alla moda, ma per seguire il Signore sulle strade di questo mondo, dove Lui ci precede. L’invito rivolto ai discepoli di ieri continua a riecheggiare nella Chiesa di oggi: avere il coraggio di allargare gli orizzonti e di percorrere ogni angolo del nostro paese per raccontare una speranza nuova.
Pier Luigi Zanotti